mercoledì 10 dicembre 2008

Non è che si volta pagina... Si cambia proprio libro!

Come ogni volta, trovo degli insegnamenti più o meno importanti dai miei viaggi.
A volte sembra stupido, però è vero che cambiare aria, staccare la spina dal solito andirivieni quotidiano, possa aiutare.
M'è successo con Venezia.
Sono partita perchè sentivo il bisogno di scrollarmi di dosso tutte le situazioni spiacevoli che avevo, sentivo la necessità di lasciarle alla stazione con l'augurio che non fossero lì ad aspettarmi al mio ritorno.
Un mancato augurio di buon viaggio, un augurio che ci tenevo arrivasse ma che non è mai arrivato... Così come non sono arrivate telefonate o altri segni di vita.
Dal canto mio stavo talmente bene, in quella città abbracciata totalmente dall'acqua, che non ho proprio pensato a farmi sentire da nessuno, a parte che dai miei genitori... Giusto per fargli sapere che ero viva e che stavo bene.
Ho passato uno splendido weekend, fatto di lunghe camminate, di ubriacature da opere d'arte, di vento tagliente, di chiacchierate, risate, bicchieri di vino, film visti nel cuore della notte senza avere un'idea precisa dell'ora che si stava facendo, di splendide conoscenze fatte.
Non finirò mai di ringraziare Pietro e Francesca per l'ospitalità, il non avermi MAI fatto sentire a disagio e per le gentilezze che mi hanno riservato. Spero di non essere stata un'ospite scassapalle.

martedì 9 dicembre 2008

90 e 10



Splendido.
Grazie Piè!

venerdì 28 novembre 2008

E quando ti senti vuota... Fissami nei tuoi ricordi... E lascia fuori tutto il resto

L'ho sentita ieri sera per puro caso.
Se non fosse per questo, probabilmente avrei ancora le emozioni sottovuoto così come le avevo compresse negli ultimi giorni.
Ne ho ascoltato le parole, ho cercato di farne una traduzione decente... E la diga s'è aperta. Un bel piantarello liberatorio che mi ha fatto addormentare col cellulare ancora in mano dopo aver ricevuto un sms che non mi aspettavo.

Stamane però ero sicuramente più leggera.
Piano piano...

*************************

"Leave out all the rest" - Linkin Park

I dreamed I was missing
you were so scared
but no one would listen
cause no one else cared
after my dreaming
I woke with this fear
what am I leaving
when I'm done here
so if you're asking me I want you to know

When my time comes
forget the wrong that I've done
help me leave behind some
reasons to be missed
don't resent me
and when you're feeling empty
keep me in your memory
leave out all the rest
leave out all the rest


Don't be afraid
I've taking my beating
I've shared what I've made
I'm strong on the surface

not all the way through
I've never been perfect
but neither have you

so if you're asking me I want you to know

When my time comes
forget the wrong that I've done
help me leave behind some
reasons to be missed
don't resent me
and when you're feeling empty
keep me in your memory
leave out all the rest
leave out all the rest

Forgetting
all the hurt inside you learned to hide so well
pretending
someone else can come and save me from myself
I can't be who you are

When my time comes
forget the wrong that I've done
help me leave behind some
reasons to be missed
don't resent me
and when you're feeling empty
keep me in your memory
leave out all the rest
leave out all the rest

Forgetting
all the hurt inside you learned to hide so well
pretending
someone else can come and save me from myself
I can't be who you are
I can't be who you are

TRADUZIONE: "Lascia fuori tutto il resto"

Ho sognato che stavo scomparendo
Tu eri così spaventata
Ma nessuno voleva ascoltare
Perché a nessun altro importava
Dopo il mio sogno
Mi sono svegliato con questa paura
Cosa sto lasciando
Quando avrò finito qui
Allora se me lo stai chiedendo, voglio che tu sappia

Quando arriva il mio momento
Dimentica lo sbaglio che ho fatto
Aiutami a lasciare indietro qualche
Ragione per scomparire
Non prendertela per me
E quando ti senti vuota
Fissami nei tuoi ricordi
Lascia fuori tutto il resto
Lascia fuori tutto il resto


Non esser spaventata
Sto prendendo il mio battito
Ho condiviso ciò che ho fatto
Sono forte in superficie

Ma non lo sono fino in fondo
Non sono mai stato perfetto
Ma neanche tu lo sei stata

Perciò se me lo stai chiedendo, voglio che tu sappia

Quando arriva il mio momento
Dimentica lo sbaglio che ho fatto
Aiutami a lasciare indietro qualche
Ragione per scomparire
Non prendertela per me
E quando ti senti vuota
Fissami nei tuoi ricordi
Lascia fuori tutto il resto
Lascia fuori tutto il resto

Dimentica
Tutto il dolore dentro che hai imparato a nascondere così bene
Fai finta che
Qualcun altro possa arrivare e salvarmi da me stesso
Non posso essere chi sei tu


Quando arriva il mio momento
Dimentica lo sbaglio che ho fatto
Aiutami a lasciare indietro qualche
Ragione per scomparire
Non prendertela per me
E quando ti senti vuota
Fissami nei tuoi ricordi
Lascia fuori tutto il resto
Lascia fuori tutto il resto

Dimentica
Tutto il dolore dentro che hai imparato a nascondere così bene
Fai finta che
Qualcun altro possa arrivare e salvarmi da me stesso
Non posso essere chi sei tu
Non posso essere chi sei tu

domenica 23 novembre 2008

Occhi dentro occhi. Mani dentro mani. Bocca dentro bocca.

Nella penombra, gli sguardi si incatenano l'uno all'altro e dicono più di milioni di parole... Le dita si intrecciano e si stringono lasciando che due mani si fondano in una sola... Le labbra si nutrono delle altre labbra e modulano parole sussurrate, parole che fanno correre brividi lungo la schiena.

"T'amo con tanta parte del cuore... Che non ho più cuore per dirlo"

W. Shakespeare

*************************************

Occhi dentro occhi e prova a dirmi se
un po' mi riconosci o in fondo un altro c'è sulla faccia mia
che non pensi possa assomigliarmi un po'


Mani dentro mani e prova a stringere
tutto quello che non trovi
negli altri ma in me
quasi per magia
sembra riaffiorare tra le dita mie


Potessi trattenere il fiato prima di parlare
avessi le parole quelle giuste per poterti raccontare
qualcosa che di me poi non somigli a te


Potessi trattenere il fiato prima di pensare
avessi le parole quelle grandi
per poterti circondare
di quello che di me
bellezza in fondo poi non è


Bocca dentro bocca e non chiederti perchè
tutto poi ritorna

in quel posto che non c'è dove per magia
tu respiri dalla stessa pancia mia


Potresti raccontarmi un gusto nuovo per mangiare giorni
avresti la certezza che di me in fondo poi ti vuoi fidare
quel posto che non c'è
ha ingoiato tutti tranne me


Dovresti disegnarmi un volto nuovo ed occhi per guardarmi
avresti la certezza che non è di me che poi ti vuoi fidare
in quel posto che non c'è
hai mandato solo me

solo me solo me solo me solo me..

"Quel posto che non c'è" - Negramaro

mercoledì 5 novembre 2008

"Volo così" - Paola Turci

Mi sembra di volare
anche se sono ancora qui
e scusa se ti faccio male
se me ne vado via cosi'.
E mi riprendo i sogni,
le speranze e le illusioni
e tutto quel che sai di me
e mi riprendo questo amore
in tutte le versioni
e ricomincio a vivere.

E volo cosi'
a braccia aperte tra le nuvole
volo cosi'
nell'aria tersa senza limite
volo nell'anima di queste notti tenere
volo cosi'
perche' e' cosi' che devo vivere
volo nel cuore di chi ha voglia di sbagliare
volo nel sole perche' ho voglia di bruciare
volo cosi'
volo cosi'

Adesso no ti prego non parlare
fammi cadere in questo blu
Non ho bisogno di certezze
ma di sognare un po' di piu'.
E all'improvviso il vento
smuove nuove sensazioni
che non so piu' distinguere
e all'improvviso non resisto piu'
alle tentazioni
e ricomincio a vivere.

E volo cosi'
a braccia aperte tra le nuvole
volo cosi'
nell'aria tersa senza limite
volo piu' in alto
e mi respiro l'impossibile
volo planando
e cosi' mi sento vivere
volo tra questi scogli
superando il mare
volo nel sole perche' ho voglia di bruciare
volo cosi'
volo cosi'
volo cosi'
a braccia aperte
tra le nuvole
volo cosi'

domenica 2 novembre 2008

"9 Crimes" - Damien Rice

Leave me out with the waste
This is not what I do
It's the wrong kind of place
To be thinking of you
It's the wrong time
For somebody new
It's a small crime
And I've got no excuse

Is that alright?
Give my gun away when it's loaded
Is that alright?
If u don't shoot it how am I supposed to hold it
Is that alright?
Give my gun away when it's loaded
Is that alright
With you?

Leave me out with the waste
This is not what I do
It's the wrong kind of place
To be cheating on you
It's the wrong time
She's pulling me through
It's a small crime
And I've got no excuse

Is that alright?
I give my gun away when it's loaded
Is that alright?
If you dont shoot it, how am I supposed to hold it
Is that alright?
I give my gun away when it's loaded
Is that alright
Is that alright with you?

Is that alright?
I give my gun away when it's loaded
Is that alright?
If you don't shoot it, how am I supposed to hold it
Is that alright?
If I give my gun away when it's loaded
Is that alright?
Is that alright with you?

Is that alright?
Is that alright?
Is that alright with you?
Is that alright?
Is that alright?
Is that alright with you?

No...

TRADUZIONE: 9 Crimini

Lasciami fuori con la spazzatura
Non è quello che faccio
E' il posto sbagliato
per pensare a te
E' il momento sbagliato
per qualcuno di nuovo
E' un piccolo crimine
e non ho scuse

Va tutto bene?
Getta via la mia pistola quando è carica
va tutto bene?
Se non spari perchè dovrei tenerla?
va tutto bene?
Getta via la mia pistola quando è carica
va tutto bene con te?

Lasciami fuori con la spazzatura
Non è quello che faccio
E'il posto sbagliato
Per imbrogliarti
E' il momento sbagliato
Lei mi sta aiutando a rialzarmi
E' un piccolo crimine
e non ho scuse

Va tutto bene?
Getto via la mia pistola quando è carica
va tutto bene?
Se non spari, perchè dovrei tenerla
va tutto bene?
Getto via la mia pistola quando è carica
va tutto bene con te?

Va tutto bene?
getto via la mia pistola quando è carica
va tutto bene?
Se non spari, perchè dovrei tenerla
va tutto bene?
Se getto via la mia pistola quando è carica
va tutto bene con te?

Va tutto bene?
va tutto bene con te?
va tutto bene?
va tutto bene?
con te va bene?

No...


lunedì 27 ottobre 2008

"Shake The Disease" - Depeche Mode

I'm not going down on my knees
Begging you to adore me
Can't you see it's misery
And torture for me
When I'm misunderstood?
Try as hard as you can, I've tried as hard as I could
To make you see
How important it is for me

Here is a plea
From my heart to you
Nobody knows me
As well as you do
You know how hard it is for me
To shake the disease
That takes hold of my tongue
In situations like these

Understand me

Some people have to be
Permanently together
Lovers devoted to
Each other forever
Now I've got things to do
And I've said before that I know you have too
When I'm not there
In spirit I'll be there

Here is a plea
From my heart to you
Nobody knows me
As well as you do
You know how hard it is for me
To shake the disease
That takes hold of my tongue
In situations like these

Understand me

TRADUZIONE: "SUPERARE IL BLOCCO"

Non ho intenzione di inginocchiarmi
Per supplicarti di adorarmi
Non capisci che è una sofferenza
Ed una tortura per me
Quando sono frainteso?
Cerca di fare [anche tu] tutto quel che puoi, io ho fatto tutto quel che potevo
Per farti capire
Quanto è importante per me

Ecco qui una richiesta
Dal mio cuore a te
Nessuno mi conosce
Bene come te
Tu sai quanto è dura per me
Superare il blocco
Che si impadronisce della mia lingua
In situazioni come queste

Comprendimi

Alcune persone devono rimanere
Per sempre insieme
Innamorati devoti
L'uno all'altro per sempre
Ora ho delle cose da fare
E ho detto prima che so che anche tu ne hai
Quando non sarò lì
Con lo spirito sarò lì

Ecco qui una richiesta
Dal mio cuore a te
Nessuno mi conosce
Bene come te
Tu sai quanto è dura per me
Superare il blocco
Che si impadronisce della mia lingua
In situazioni come queste

Comprendimi

mercoledì 22 ottobre 2008

Una, nessuna e centomila

Sono in ufficio, mi sono costretta a ritagliarmi questo spazietto per scrivere un pò... Che tra l'altro so già che pagherò con gli interessi, ritrovandomi a fare le cose di corsa a fine giornata.
Ma sti cavoli, voglio pensare un poco a me stessa.
Ieri sera è successa una cosa particolare.
Una cosa che non succedeva da tempo.
Sono tornata alla mia Isola, da sola.
Avevo bisogno di riflettere e di coccolarmi un pò dopo uno scambio di battute su msn che mi ha letteralmente messa a nudo e che, obbligandomi a togliere la maschera che sto indossando da una settimana a questa parte, ha permesso che facessi i conti con me stessa.
Solitamente non mi racconto le favolette da sola. Anzi.
Tendo ad essere sempre sincera con gli altri ed, in primis, con me stessa.
Solo che in questi giorni, un pò per proteggermi da me stessa un pò per farlo dagli altri, ho iniziato a vestire i panni della buffona di corte, quella che si diverte e fa divertire.
Forse l'ho fato anche perchè questo lato di me tendeva a mancarmi un pò, ultimamente, presa dai duemila cavoli a cui stavo permettendo di sommergermi.

Ho rivisto mio fratello, domenica, e mi ha fatto più che bene.
Non abbiamo fatto nulla di che, ma mi mancavano le nostre chiacchierate.
Moltissimo.

lunedì 20 ottobre 2008

In attesa di Bologna e Napoli...

E' uscito il nuovo video!! *_*



Ma uno con sto cervello, in giro per strada, proprio non si trova eh????

sabato 18 ottobre 2008

"The winner takes it all"

Non voglio parlare
Di quello che abbiamo passato
Sebbene mi ferisca
Adesso è storia
Ho giocato tutte le mie carte

Ed è quello che hai fatto anche tu
Non c'è più niente da dire
Nessun asso da giocare ancora


Chi vince prende tutto
Chi perde si sente una nullità
Accanto alla vittoria
Questo è il suo destino

Ero tra le tue braccia
Pensando di appartenerti
Credevo avesse un senso
Costruirmi un recinto
Costruirmi una casa
Pensando di essere al sicuro
Ma sono stata una sciocca
A giocare rispettando le regole


Gli dei lanciano un dado
La loro mente è fredda come ghiaccio
E qualcuno quaggiù
Perde qualcuno di molto caro
Chi vince prende tutto
Chi perde deve cadere
E' semplice e chiaro
Perché dovrei lamentarmi?


Ma dimmi, lei ti bacia
Come ero solita fare io?
Provi la stessa cosa
Quando lei ti chiama per nome?
Da qualche parte nel tuo profondo
Dovrai pur sentire che ti manco
Ma cosa posso dire
Le regole vanno rispettate


I giudici decideranno
Quelli come me sopportano
Gli spettatori dello show
Restano in platea a guardare
Il gioco continua
Amante o amico
Tanto o poco

Chi vince prende tutto

Non voglio parlarne
Perchè questo mi rattrista

E capisco
Che tu sia venuto a stringermi la mano
Ti chiedo scusa
Se ti rattrista
Vedermi così tesa e sfiduciata
Ma vedi,
Il vincitore prende tutto


Il gioco continua
Amante o amico
Tanto o poco
Chi vince prende tutto


mercoledì 15 ottobre 2008

"La Masturbazione" di Gaber e Luporini

Mi fa venire TROPPO in mente una persona, sto testo...!!!

**********

Lei comincia a divincolarsi, ma i suoi sforzi rendono più sensibile la sua debolezza e nello stesso tempo fanno ondulare il suo corpo contro il mio. Ora la trascino verso la camera, ma strada facendo mi fermo un po' per obbligarla a stringersi di nuovo contro di me, in modo da sentire bene il tenero strofinio dei suoi seni attraverso la seta sgualcita della camicia. Poi, sempre tenendola, costringo la piccina a inginocchiarsi. Le immobilizzo i polsi dietro la schiena con una sola mano che preme contro l'incavatura della vita e la schiaffeggio più volte, senza fretta, con l'aria di punirla. Lei sa che ha bisogno di una punizione. Dopo le accarezzo con le mani il viso, e anche la bocca, ma siccome non si dimostra compiacente quanto voglio, la schiaffeggio ancora senza spiegazioni. Punita per la seconda volta mi bacia senza reticenza. Allora la faccio stendere servile, sottomessa, a pancia in giù. È la posizione che preferisco ... ferma, cara, indifesa. Le faccio risalire la camicia poi le spingo giù i pantaloni, dolcemente. Con la punta delle cinque dita sfioro la pelle nei punti dove è più delicata, non tanto per interessare la prigioniera...
Non tanto per interessare la prigioniera...
Questo pensiero rischia di farmi sfuggire l'immagine.
Non tanto per interessare la prigioniera...
Accendo la luce e guardo il cuscino... la prigioniera.
Ecco cosa c'è di bello nella masturbazione.
Non c'è alcun bisogno di preoccuparsi dell'altra persona.

Però guai a distrarsi, guai. I ragionamenti intermedi sono fallimentari. Fra la tensione del pensiero e il corpo non deve esistere niente. La masturbazione… credo proprio che sia la prima vera forma di interezza. E non solo quello. Nessuno ha mai parlato di questo modo di amare. Ma ti rendi conto? In due, sempre in due. L'amore in due... manca di intimità. Figuriamoci in tanti. Mamma mia che stronzata in tanti! L'amore in uno è il più perfetto. Non ha mai sfasature. È l'unico amore in cui una persona faccia veramente i conti con il proprio sesso. Purtroppo non lo puoi raccontare a nessuno, il tuo sesso. Quanto sia acuto, profondo, illimitatamente libero... si va fino in fondo, fino alle oasi più vergognose, che sono poi quelle più vere. Mi fanno ridere quelli che la chiamano disperata solitudine. Ah, ah, ah! La masturbazione è una scienza privata e universale. È il rilancio dell'individuo. Ti libera dall'untuosa ideologie del sociale. Ti libera dai sofismi della conservazione della specie e ti porta verso l'immagine pura. È il più alto dovere dei poeti. O la capisci o non la capisci. O ce l'hai o non ce l'hai. Non ci si può accedete con la logica. È una verità del cuore. Come la mamma, come la patria!
Mi sono esaltato.
Va be', passiamo oltre. Tu guarda che casino c'è in giro… cartacce, mozziconi, giornali da tutte le parti, il letto sfatto... Però è bello tornare a casa la sera da soli, infilarsi sotto le coperte... e sapere già come andrà a finire.
Quasi, quasi, questa sera resisto. Così domani è anche più bello. Dicono che faccia male. Anche quella lì non l'ho mai capita.
Ma chissà quante saranno quelle persone che da grandi continuano... Non lo saprò mai. E chi te lo racconta!
Non so se dormire o se tornare ai miei filmini.
Dunque, lei era prigioniera. Era prigioniera con le mani dietro la schiena... Non la vedo più. No, ecco la Lucianina non mi va più bene. Probabilmente il pensiero è diventato debole, e quando il pensiero si indebolisce.. si indebolisce tutto.
Ma chissà quanti sono quelli che da grandi... No, sarei curioso di sapere che tipo di tecnica... Secondo me esistono due tendenze: quella della donna astratta, stupenda, completamente inventata, piena di fianchi, di cosce, di tette... No, io sono realista, preferisco una donna che c'è... che ho già visto. Una di cui conosco la madre, il fratello, il cugino, il marito... ummm... le mogli degli amici... le faccio parlare proprio con la loro voce, sono precisissimo nell'immaginare i loro gesti. Ognuno il suo carattere. Mai, mai far fare cose che una non farebbe. Magari che non ha mai fatto... Ma che io so che farebbero. Con me le farebbero!
Guarda la Barbara... così dolce.. ispirata. Chi lo immaginerebbe che sotto quel viso di Madonna... quei fianchi morbidi, rotondi... Dice che è timida, dice che ha vergogna del suo corpo. Ha vergogna del suo corpo e mette su delle gonne che si incollano al culo... Altro che Madonna, è una troia! È che lei non lo sa di essere così. E allora perdo la concentrazione. Mi si indebolisce il pensiero. Mi svanisce il culo della Barbara, mi si intreccia con quello di qualcun altro... con quello del postino... No, il postino no, per carità! Con quello della Cornelia. Ecco, va già meglio. Anche se devo cambiare tutto perché… è tremenda la Cornelia, isterica, fredda come il ghiaccio, aristocratica, mai un gesto fuori di posto. Bisognerebbe smuoverla, lei, così seria, controllata, piena di dignità. Sarebbe bello vederla fondere, la tua dignità. Ti scavo nel cervello, Cornelia. Te lo tirannizzo. Ecco, così, così, così!...
Non è andata mica male. Con la Cornelia non c'ero mai riuscito. No, è brava... è riuscita a tenermi con lei fino alla fine. Il guaio è quando il postino viene fuori all'ultimo momento e tu non sei più in tempo a tornare indietro. Che fai? Ormai sei lì... lo ami!
C'è di buono che un attimo dopo, penso subito a qualcos'altro...
Pensare?... Più che pensare, c'è come una specie di disagio, di amarezza.
Non ho mai capito perché io per eccitarmi abbia bisogno di certe fantasie strane e contorte. probabilmente la nostra vita sessuale è irrimediabilmente corrotta. Spesso anche con una donna, è un amore tutto mentale. Si va avanti da soli. Si, è un amore "monosessuale"... Come la masturbazione.
Ma è possibile che nell'amore, come anche nella vita, si debba essere sempre così egocentrici e soli.
Mai, mai un gesto che sia veramente oltre noi stessi.
No, non è di altruismo che intendo parlare. I nostri atteggiamenti altruistici li conosco bene, e forse servono più che altro a garantirci un posto in paradiso.
Ma per un posto nella vita… ci vuole altro.
Bisognerebbe inventare il miracolo... sì, bisognerebbe arrivare al punto dove il nostro egoismo possa magicamente coincidere con la felicità degli altri.

martedì 14 ottobre 2008

"Lieve e inutile..."

Lieve, inutile
resta un attimo
per decidere che non durerà,

tutto inutile
basta un attimo
per disperderci nell’aridità

solo gesti che si ripetono
solo scorie di
..di un’ intimità.

Il vento lontano forse ci soffierà via di qua
nel vuoto per mano a risvegliarci più liberi.

Lieve e inutile
lieve inutile

Solo inutile torni a casa poi
la monotonia che rumore fa
tra le luci che si riaccendono
solo il buio qui sa di eternità


Il vento lontano forse ci soffierà via di qua
Nel vuoto per mano a risvegliarci più liberi
Nel vuoto per mano a immaginarci unici
lieve, inutile
lieve, inutile
lieve, inutile
lieve, inutile
lieve, inutile

"Il Vento" - Subsonica



**************************

E dire che ero/sono... L'Aria.
Questa oggi ci casca a pennello.
E' bastato un attimo.

lunedì 6 ottobre 2008

"Se non avrò più un altro amore come il nostro io preferirò amarti ancora di nascosto..."

"Diseguali voglie i nostri due corpi
stanno vicini e distanti
:
marito e moglie;
perché non me lo hai mai detto
che ti andavo un po’ stretto?
Questo sembrava il mio posto ma sotto sotto…


Il tuo respiro finiva ad imbuto,
e giù sorsi di vino se uscivo un minuto,
però non un fiato…
nessuno ti veda mangiare nuda del dolce avanzato.
Da quanto tempo mi guardi attraverso
ed io stupido, perso negli occhi che ho scelto


E’ la tua bocca che mi manca soprattutto,
tu sei cresciuta come un cuore nel mio petto;
se non avrò più un altro amore come il nostro
io preferisco amarti ancora di nascosto


Avrei dovuto, hai ragione,
leggerti in faccia
come una mela che è marcia e non si sa dove;
quando avrai un dolore di cui ti vergogni,
fallo sentire a parole o prendimi a pugni!


Ma tu quel difetto di parlare poco
E se io avessi avuto soltanto un sospetto,
però non è tardi per restare insieme:
siamo più grandi vedrai andrà bene.
Da quanto tempo mi guardi attraverso
ed io stupido, perso negli occhi che ho scelto

E’ la tua bocca che mi manca soprattutto,
tu sei cresciuta come un cuore nel mio petto;
se non avrò più un altro amore come il nostro
io preferisco amarti ancora di nascosto…
"

"Di Nascosto" - Max Gazzè

Questa canzone è così dolce e amara allo stesso tempo, che mette i brividi...

sabato 4 ottobre 2008

"Il ponte tra noi due" tratto da "Il Fantasma dell'Opera"

[LUI]
Tu che fremi per placare la fiamma tua
Per placare l'istinto che in te sempre tace, tace
T'ho sognata per gustare ogni voluttà
Più che mai destinata a soccombermi,
Tu puoi negarlo ma stai per soccombermi
Ed ora sei con me, non dire no
Puoi restare, restare

Passa il ponte fra noi due
Non dubitare
La tua, la mia bugia finisce qui
Mai, mai più "non so", né "ma"
Nessun indugio
Dimentica chi sei e dimmi Sì
Che fuoco mai ci inonderà
Che voluttà è rinchiusa in noi
Malia recondita, preziosa


Passa il ponte fra noi due
Non esitare
Dell'anima il segreto tu vivrai
Se passi il ponte fra noi due

[LEI]
Sei con me qui
Non abbiamo che il fuoco in noi
Non abbiamo di più, oramai tutto tace, tace
Qui con te io
La ragione non chiesi mai
Come un mare al mio corpo intrecciarti
A me nei miei sogni per sempre avvinghiarti

Ed ora mi vedrai
Decisa, sì
A restare, restare

Passa il ponte fra noi due
Nessun rimorso
La tua passione infine vincerà
Sì, che sia sbagliato o no
Ti chiedo questo
Sarà infinita attesa o io ti avrò?
Se non si placa qui con te
La mia marea dilagherà
Sei tu la fiamma che consuma



[INSIEME]
Passa il ponte fra noi due
Non esitare
Ti perderai qui tra le braccia mie

Se passi il ponte fra noi due...

[LUI]
Dimmi che tu mi amerai per sempre
Dimmi che mai più mi lascerai
Se tu colmi il vuoto mio, d'incanto
Dove andrò io voglio ci sia tu

Christine, nient'altro chiedo...

giovedì 2 ottobre 2008

Romeo, Giulietta ed il Destino

"A scuola un giorno, durante una lezione, leggemmo Giulietta e Romeo.
Per migliorare i nostri voti la professoressa Snyder ci fece interpretare i vari ruoli. Sal Scaffarillo fece Romeo e il destino volle che io fossi Giulietta.
Le mie compagne erano tutte gelose ma io la vedevo in modo diverso. Dissi alla Snyder che Giulietta era un'idiota. Innanzitutto si era innamorata dell'unico uomo che non poteva avere, dopodiché diede la colpa al destino per una decisione che era soltanto sua.
La professoressa Snyder mi spiegò che quando entra in gioco il destino spesso non siamo più noi a scegliere.
Alla veneranda età di tredici anni mi era già estremamente chiaro che in amore, come nella vita, tutto è frutto delle nostre decisioni... e il destino non centra assolutamente nulla!
Tutti trovano Giulietta e Romeo estremamente romantico. Il vero amore. Che tristezza.
Se Giulietta è stata così stupida da innamorarsi del nemico, bersi una bottiglia di veleno e adagiarsi in un sepolcro... bè ha avuto ciò che si meritava.
...
La professoressa disse che sarei stata fortunata se avessi vissuto una passione del genere con qualcuno, e che se fosse successo saremmo stati insieme per sempre.
Anche adesso credo che per la maggior parte l'amore sia fatto di scelte.
Bisogna posare veleno e pugnale e crearsi il proprio lieto fine, la maggior parte delle volte.
E' che a volte nonostante le migliori scelte, tutte le migliori intenzioni... il destino vince comunque.
"

Da "Grey's Anatomy"... credo

mercoledì 1 ottobre 2008

"Pulp Fiction"

Amo questo pezzo!!!! *_______*



« Essere leali è molto importante. Perciò, tu ora vai fuori e le dici: "Buonanotte, ho passato una bellissima serata..". Infili la porta, entri in macchina, vai a casa, ti fai una sega e finisce la storia... »

domenica 21 settembre 2008

Domande e l'articolo 4 della Costituzione

Ma perchè quando sei single c'è sempre qualcuno che cerca di venderti al migliore offerente?

E perchè quando dici che stai bene, tutti ti guardano con uno sguardo tra il "ma a chi vuoi raccontarla" e il "povera piccola" e ti chiedono: "Mh... Sicura?" e tu sei lì a rassicurare tutti?

Bah....

Ad ogni modo... Ho trovato questo video su youtube.. E' SPETTACOLARE!!!!

giovedì 18 settembre 2008

"Ricordati che c'è differenza tra l'amore ed il pianto.."

Pietra sopra.

E non ci si pensa più.

Vaffanculo.

******************************

"Non ho visto nessuno
andare incontro a un calcio in faccia
con la tua calma, indifferenza
sembra quasi che ti piaccia


Camminare nella pioggia
ti fa sentire più importante
perché stare male è più nobile per te

Ricordati che c'è
differenza tra l'amore e il pianto
fatti un regalo almeno ogni tanto
e poi se puoi

Fai finta che è normale
non riuscire a stare più con me
cerca un modo per difenderti
una ragione per pensare a te


La vita può cambiare in un momento
mi fa paura e anche se
il pavimento del paradiso sei per me…

Fai finta che è normale
non riuscire a stare più con me
c'è soltanto un modo per riprendersi
lasciarsi un giorno e poi dimenticarsi…


Qual è il grado di dolore
che riesci a sopportare
prima di fermare l'esecuzione
e chiedere soccorso a me
che non ti do
un motivo ancora per restare
nella storia di una storia che non c'è.


Fai finta che è normale
non riuscire a stare più con me
cerca un modo per difenderti
una ragione per pensare a te


Lasciarsi un giorno
lasciarsi un giorno a roma
un giorno lasciarsi
e poi dimenticarsi
lasciarsi un giorno
lasciarsi un giorno a roma
un giorno a roma
lasciarsi e poi dimenticarsi"

"Lasciarsi un giorno a Roma" - Niccolò Fabi

martedì 16 settembre 2008

"Il male minore" - Niccolò Fabi

So che cosa pensi
è chiaro ormai per me
il gusto troppo amaro
delle tue lacrime

Parlando di una stella
hai detto non andare via
ma i buchi neri in fondo
sono stelle in avaria

E la tua confusione
è tutto quel che ho
ci si nasconde dietro a spiegazioni
ma non c'è niente da capire
né da nascondere

tu non riesci a stare seria
neanche ora che ti sto per dire
ciao

Non riesco a respirare
come mai?
Non so che sto cercando
se tu non cerchi come me
non posso più aspettare
e non imparo mai
non credo che sia il giusto prezzo da pagare
se questo è il prezzo che ti dai


E tutte le domande
su come si sta
non hanno mai a che fare
con la verità
cos'è questa attrazione
il dolore che mi da

e non c'è niente da capire
sulla colpa che si da a chi dice
ciao

Non riesco a respirare
come mai?
Non so che sto cercando
se tu non cerchi come me
non posso più aspettare
e non imparo mai
non credo che sia il giusto prezzo da pagare
se questo è il prezzo che ti dai


Qual'è il male minore per noi?

Come fai a decidere
se tu non sai decidere?
Cosa fai
te ne vai o no

dove c'è ossigeno?
Qui non c'è ossigeno

Non riesco a respirare
come mai?
Non so che sto cercando
se tu non cerchi come me
non posso più aspettare
e non imparo mai
non credo che sia il giusto prezzo da pagare
se questo è il prezzo che ti dai

lunedì 15 settembre 2008

Under The Rain

Fuori piove, ed un vento freddo fa sbattere ad intervalli più o meno regolari la finestra della mia camera, costringendomi ad alzare gli occhi dalla tastiera ogni tanto.
Non capisco la gente a cui non piace la pioggia.
A me rilassa così tanto... Mi aiuta a pensare, anche se dà spesso vita a pensieri grigi, come il cielo coperto dalle nuvole gravide.
E' stato un weekend particolare.
Carico.

Prima il vuoto assoluto, dentro me stessa.
Una (non)reazione che sinceramente non mi aspettavo.

Poi quella frase, sempre la solita, che sento ormai da mesi uscire dalle stesse labbra.

E' impressionante quanto le parole cambino in base a come ci sentiamo.
Le mie orecchie ormai hanno fatto il callo a quelle parole, sempre le stesse, sempre nello stesso ordine, sempre con la stessa intonazione... Eppure era diverso.
Era come se, stavolta, dicessero LA Verità.

Non una delle tante verità che quelle labbra possono tirar fuori ad ogni occasione, un pò perchè fa effetto, un pò perchè in quel momento le sentono davvero... Ma LA Verità.

E fa male, cazzo.
Fa male aprire gli occhi "perchè non li hai mai usati" (direbbe Morpheus in "Matrix") e ritrovarsi davanti questo scenario.
Ed essere impotenti di fronte a questa grande, immensa Verità.

lunedì 8 settembre 2008

"Desire" - Costanza Francavilla

Under the stars
I feel again free
I should I have lost my lies
And let my secret to sea
Oh no I wish I fly
Under the stars
I should I have killed my pride
And don't be afraid of my desire

Why don't you free my desire?
I wanna get higher
And fly away with you
Why don't you free my desire?
I wanna get higher
And let my dream come true
Under the stars

TRADUZIONE: "Desiderio"

Sotto le stelle
Mi sento di nuovo libera
Potrei perdere le mie bugie
E lasciare il mio segreto al mare
Oh no spero di volare
Sotto le stelle
Potrei uccidere il mio orgoglio
E non avere paura del mio desiderio

Perchè non liberi il mio desiderio?
Voglio arrivare ancora più sù
E volare via con te
Perchè non liberi il mio desiderio?
Voglio arrivare ancora più sù
E lasciare che il mio sogno diventi realtà
Sotto le stelle

domenica 31 agosto 2008

Souvenir dalla Sardegna

Di notte verrò
Per riprendermi quel che non ho
Mai potuto dimenticare
Ciò a cui non so rinunciare

Di notte sarà
Perché il giorno veder non dovrà
Quando nella tua stanza buia
Sola più non resterai

Rosa non essere gelosa
Se non ti guardo più
Se penso solo a lei
Se la sogno ancora tra le mie lenzuola
Più bianca della luna bella come nessuna

Che notte sarà
Già la vedo negli occhi che hai
Occhi grandi che fanno male
Occhi che sanno stregare

La notte verrà
Con i venti d'oriente verrà
Sarà dolce dimenticare
Quando la notte saprà
Di noi

Rosa non essere gelosa
Se non ti guardo più
Se penso solo a lei
Se la sogno ancora tra le mie lenzuola
Più bianca della luna bella come nessuna
Se tu fossi lei

Come ti vorrei

Rosa non essere gelosa
Se non ti guardo più
Se penso solo a lei
Più bianca della luna
Bella come nessuna
La notte si consuma
Più nulla mi consola… consola
Più nulla mi consola

Rosa… Rosa… Rosa… Rosa…
Rosa… Rosa… Rosa… Rosa… Rosa


"Rosa" - I Cosi

Michele mi ha fatto conoscere questa canzone. Mi è piaciuta a tal punto da canticchiarla per tutto il viaggio del ritorno... Buon ascolto

domenica 24 agosto 2008

"Notte" - Marlene Kuntz

Stanotte è così.
Ci sta tutta.

************************************************

Mi dispiace veramente
che sono ancora qui a parlare di noi,
ma è il mio modo di espiare
colpe a cui non sono date
alternative valide.

E c'è la notte che
mi conturba con tutta la sua intimità...
Questo fa con te?

Prima, come una folata
ti ha segnata con le lacrime:
era l'ira minacciosa che soffiava
dalle nostre bocche
amare e stupide.

E la notte ti preserva
dalla mia intimità,
ma chissà se ti riserva
il desiderio e la paura della bontà
come fa con me.

Eri così bella nella tua complicità,
l'anima gemella della mia felicità.
Ero io così per te, ma l'incantesimo
la mia bacchetta l'ha spezzato poco a poco...

Ti dispiacerà per sempre
che ero ancora lì a parlare di noi?
Ma mi son messo a camminare
e confido che qualcosa, prima o poi,
mi distrarrà:

c'è la nebbia e il suo biancore...
c'è un ubriaco da sorreggere...
Io vorrei solo scoprire
se anche tu hai delle colpe che
non puoi eludere.

E la notte ti preserva
dalla mia intimità,
ma si insinua lentamente
tra i velami della mia sensibilità:
questo fa con me.

Ero così bello nella mia complicità
l'anima gemella della tua felicità.
Eri tu così per me, ma l'incantesimo
la tua bacchetta l'ha spezzato poco a poco...

Eri tu così per me
ero io così per te
eravamo l'un per l'altra incorruttibili
eri tu così per me
ero io così per te
ma l'incantesimo si è spento poco a poco

venerdì 22 agosto 2008

Dedica al mio lettore più incallito... Che però non commenta mai nulla!

Ricordo che impazzivi per lei e per questo video (buongustaio!)
Ricordo anche che ti comprai il singolo e te lo portai dalla mia gita a Parigi!

Azzo, ci conosciamo da un casino di tempo! O.O

Questa è tutta per te!
Un bacio grande grande!!!!

Riassunto delle puntate precedenti

Tornata dal viaggio "on the road" con mia sorella... E' stato splendido, seppur stancante a livelli micidiali.
Non mi dilungherò nel raccontare ciò che è successo, anche perchè non saprei da dove iniziare, non ne ho molta voglia e oltretutto a quanto pare ripartirò domani per altre destinazioni.
Ieri sera non è stato facile. Decisamente.
Eppure sembra che io ce l'abbia fatta.
Quantomeno non mi sono fatta prendere dalle paturnie.
Chissà che vorrà dire... Forse sto crescendo, o forse sta passando.

Ho ricominciato a sentire i Marlene Kuntz, proprio da ieri.
Chissà perchè, poi, visto che mi ricordano solo dei gran pianti.
E anche per questo mi sono stupita, nessuna reazione se non il cantare perchè apprezzi un bel testo o della buona musica.... Un pò come quando ho canticchiato e ballato "I'm Yours" di Jason Mraz, in una delle tappe del viaggio, mentre ero in albergo ad asciugarmi i capelli.
L'ho detto, le cose sono due... O sto crescendo, o mi sta passando.

In ogni caso: bella per me!

In onore dei Marlene Kuntz, ecco una delle loro canzoni più belle.

"Nuotando nell'aria"

Pelle: è la tua proprio quella che mi manca
in certi momenti e in questo momento
è la tua pelle ciò che sento nuotando nell'aria.
Odori dell'amore nella mente dolente, tremante, ardente:
il cuore domanda cos'è che manca
perchè si sente male, molto male, amando, amando, amandoti ancora.

Nel letto, aspetto ogni giorno un pezzo di te
un grammo di gioia del tuo sorriso e non mi basta
nuotare nell'aria per immaginarti: se tu sapessi che pena.
Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro
l'aria è più nebbia che altro

E' certo un brivido averti qui con me
in volo libero sugli anni andati ormai
e non è facile, dovresti credermi,
sentirti qui con me perchè tu non ci sei.
Mi piacerebbe sai, sentirti piangere,
anche una lacrima, per pochi attimi.
Mi piacerebbe sai...

giovedì 14 agosto 2008

"Senza tetto"

Stanotte mentre tornavo a casa, ho messo a ripetizione questa canzone nel lettore cd.
Non mi sono mai preoccupata, da quando ho il cd con la colonna sonora di "Into The Wild" di stare lì a capire cosa diavolo dicesse questo testo... Mi piaceva e basta, senza tanti perchè o per come.
Appena tornata a casa però, stanotte, non so perchè mi sono messa a cercarne il significato... E ho capito tante cose.

"Arriva il mattino
Quando riesco a sentire
Che non è rimasto niente da cui nascondersi
Muovendomi in una scena surreale
No, il mio cuore non sarà mai, non sarà mai lontano da qui

Certo come il mio respirare
Certo come il mio essere triste
Terrò questa saggezza nella mia carne
Me ne vado da qui credendo più di prima
E c'è una ragione per cui, una ragione per cui tornerò

Mentre cammino per l'emisfero
Ho il mio desiderio di sollevarmi e scomparire
Sono stato ferito, sono stato guarito
Ora mi sono liberato per atterrare, liberato per atterrare

Certo come il mio respirare
Certo come il mio essere triste
Terrò questa saggezza nella mia carne
Me ne vado da qui credendo più di prima
Questo amore è senza tetto"




Domani parto. Me ne vado qualche giorno in giro per l'Italia con mia sorella.
Solo la Dea sa quanto io ne abbia bisogno.
Mi aspettavo due parole: "Buon viaggio" ed un abbraccio che non sono arrivati.
Questo la dice molto lunga.
Questo deve portarmi dove è giusto che io vada.
Lontano.

lunedì 11 agosto 2008

"Si sa che la gente dà buoni consigli..."

La chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore, metteva l'amore,
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.

Appena scese alla stazione
nel paesino di Sant'Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.

C'è chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa né l'uno né l'altro
lei lo faceva per passione.

Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie.

E fu così che da un giorno all'altro
bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette
a cui aveva sottratto l'osso.

Ma le comari di un paesino
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all'invettiva.

Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.


Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.

E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole argute:
"il furto d'amore sarà punito-
disse- dall'ordine costituito".

E quelle andarono dal commissario
e dissero senza parafrasare:
"quella schifosa ha già troppi clienti
più di un consorzio alimentare".

E arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi con i pennacchi
e arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi e con le armi.

Il cuore tenero non è una dote
di cui sian colmi i carabinieri
ma quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono malvolentieri.

Alla stazione c'erano tutti
dal commissario al sagrestano
alla stazione c'erano tutti
con gli occhi rossi e il cappello in mano,

a salutare chi per un poco
senza pretese, senza pretese,
a salutare chi per un poco
portò l'amore nel paese.

C'era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva "Addio bocca di rosa
con te se ne parte la primavera".

Ma una notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.

E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
chi si prenota per due ore.

Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.

E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l'amore sacro e l'amor profano.

"Bocca di Rosa" - Fabrizio De Andrè

domenica 3 agosto 2008

"E tu.. E noi... E lei tra noi..."

Stanotte ero in macchina, stanchissima ed in preda ad un gran sonno. Ad un certo punto la radio ha passato "Pensiero Stupendo" e la frase che vedete nel titolo mi ha ispirato una serie di pensieri, che hanno dato vita ad una sorta di racconto breve... Io lo definirei più "una storiella"... E così oggi ho preso la tastiera e ho scritto queste righe... Senza nessuna presunzione da scrittore, eh.... Sia chiaro... Solo per il piacere di scrivere.

"Viviana e Claudio sono sdraiati sul divano, a vedere un film. Sembra tutto normale, una scena vista e rivista durante tutti gli anni che avevano passato insieme; probabilmente nessuno dei due avrebbe saputo quantificare il numero di film macinati insieme in quel lasso di tempo. Sono due appassionati di cinema e tra loro c'è una tacita gara a chi possieda più film nella propria videoteca.
Tutto sembra perfettamente normale. Lui abbracciato a lei, lei che gli carezza i capelli abbastanza lunghi da poterli afferrare tra le dita e giocherellarci. Ogni tanto la mano di Viviana si posa su una guancia di Claudio e dà vita ad una carezza; lui alza gli occhi sul volto di lei e le lancia un piccolo bacio, seguito da un sorriso.
Un quadretto all'apparenza perfetto. Due persone legate da un qualcosa, forse ancora di non ben definito, nonostante il tempo passato insieme, ma sicuramente qualcosa di profondo.

"Si è fatto tardi, devo andare..." Viviana rompe il silenzio con una comunicazione, che pare più un lamento.

"Noooo...." Claudio l'abbraccia più stretta, come se quel gesto bastasse a trattenerla

"Anche io vorrei restare qui... Ma non posso, lo sai" Bastano queste parole a fare sì che Claudio apra le braccia e permetta così a lei di allontanarsi.

Claudio la sente alle proprie spalle rovistare nella piccola borsa da viaggio, poi la osserva mentre dalle altre stanze raccoglie le sue cose e le ripone. Forse talvolta la sente anche sospirare, ma probabilmente dà la colpa al torrido caldo estivo. Così come forse ha pensato che lo sguardo triste di lei fosse dovuto alla partenza e non a quello che in realtà Viviana stava provando.
Ma che ne poteva sapere, Claudio, di quello che provava Viviana?
Viviana che solo una volta, in tutti quegli anni, ha permesso che lui la vedesse piangere, Viviana che s'è sempre mostrata forte, Viviana che ha sempre combattuto per avere quello che voleva, Viviana che ha allontanato ogni pericolo per loro due... Viviana che ha indossato l'ennesima maschera per non fargli vedere quanto aveva sofferto l'ultima volta, Viviana che talvolta, però, si ritrovava disarmata di fronte ad alcune situazioni e che iniziava a sbattere i piedi e mettere il broncio, come i bambini viziati.

"Sei una bambina viziata" le diceva Claudio, quando discutevano. E quella frase, puntualmente, segnava per lei l'inizio della fine.
A quella frase seguivano sempre porte sbattute, corse in automobile dall'appartamento di Claudio al proprio monolocale, lacrime e giorni di silenzio. Finchè uno dei due lasciava perdere l'orgoglio e si faceva sentire dall'altro.

Viviana ha appena chiuso la propria borsa. Lentamente si avvicina al divano dove pochi minuti prima erano entrambi beatamente abbracciati.

"Posso mettere in pausa?" Indica a Claudio il film, tenendo già in mano il telecomendo perchè di certo non s'aspetta che lui le neghi questa richiesta.
Ed infatti Claudio annuisce e la osserva mentre ferma il dvd e gli si siede di fronte.

"Ascoltami, tesoro..." ha pensato mille e mille volte a quel discorso, negli ultimi giorni, eppure ora tutte le parole che aveva deciso di dirgli sembrano essere andate chissà dove "... Io non ce la faccio ad andare avanti in questo modo."
L'ha detto e quasi forse vorrebbe tornare indietro.
Claudio non dice una parola, ha uno sguardo che lei non riesce a definire. Sembra senza emozione. "Finchè c'è lei... Io non posso esserci" Viviana chiude gli occhi per un istante, ricaccia indietro quelle lacrime che non vuole che lui veda e cerca di deglutire, sperando che il nodo che sente alla gola si sciolga.
Non è una presa di posizione, quella di Viviana.... Non è nemmeno il classico ultimatum "Scegli: o lei, o me". Lei non è quel genere di donna che mette alle strette, e lui non è quel genere di uomo che, messo alle strette, sceglie cosa è più importante. E' più una supplica quella di lei, che vorrebbe fargli capire che non è facile dividere la persona che ami con qualcun altro.

"Lo so... E' una situazione molto pesante da vivere, per te" Claudio sospira, e mormora quelle parole come se davvero capisse il peso che Viviana porta con sè ormai da troppo tempo. "Conosci la mia situazione..." Viviana gli posa una mano sulle labbra, interrompendolo "La conosco. Ed io voglio che tu sappia che non ti sto dicendo addio sbattendo la porta... Io non ho nessuna intenzione di iniziare a frequentare chicchessia... E' te che voglio... L'hai detto tu, stanotte, che ci apparteniamo"

Claudio sorride alle parole che lei gli rivolge e l'attira a sè, abbracciandola stretta. "Non scappare via subito..." Le mormora in un orecchio.

"E tu non permettere che io scappi...." Lei gli risponde, per poi prendergli il volto tra le mani e rubargli un ultimo bacio "Ti amo... Tanto, tanto. Non metterci troppo tempo..." Sembra un'altra supplica, chiesta a fior di labbra, prima di allontanarsi da lui.

Esce dall'appartamento di Claudio, sale in macchina indossando un paio di occhiali scuri e gettando la borsa nel sedile posteriore.
Solo dopo aver svoltato l'angolo ed essere sicura che l'uomo che ama non la veda, Viviana si lascia andare alle lacrime.

lunedì 28 luglio 2008

Vacanze

E' lunedì, inizia il conto alla rovescia verso le ferie.
Il weekend è stato piacevolissimo, a tratti perfetto. E ricorderò ogni momento con un bel sorriso.
Mi ha aiutato a staccare da quella frase, "Quando avremo tempo entrambi, ne parleremo", che mi ha suscitato al telefono una risata nervosa, che quell'orecchio così distratto non avrà colto. E non mi preoccupo affatto che non l'abbia fatto.
A dire il vero mi scopro a fregarmene, il che è davvero strano dopo tutto questo tempo.
Non ho più voglia di prendere il telefono ed impormi.
Non ho più voglia di parlare. Perchè non ho nulla da dire.
Ho già detto tutto troppe volte.
E così giovedì è il mio ultimo giorno di lavoro. Mi attende una bella estate a quanto pare.
Sparirò per tutto agosto, in pratica, tra una cosa e l'altra.
"Meglio così" è stato il commento di Rita, quando le ho detto i programmi.
E ha ragione.
Ho intenzione di leggere tanto, questa estate... Ho voglia di divorare libri come non faccio da tempo. Mi manca il piacere della lettura... Piacere che riesco a soddisfare solo a tratti e nei pochi momenti liberi che la mia vita mi riserva.


A parte il discorso vacanze, devo dire che ieri ho visto un bel film.
"Batman, il cavaliere oscuro". Mi tolgo il cappello per l'interpretazione di Joker e mi inchino. Non credo di esagerare se dico che è stato la punta di diamante di tutto il film.
Da vedere, anche se non si è propriamente degli amanti del genere.

Oggi in ufficio è una giornata bella piena, eppure mi sono voluta ritagliare sto momento di relax, prima di riprendere il lavoro... Ne avevo bisogno. Anche perchè non vorrei che questo blog si sentisse trascurato, rispetto al suo predecessore.

martedì 22 luglio 2008

Vento Freddo

Mi ero quasi dimenticata di avere un blog.
Io che ero così abituata ad annotare quotidianamente pensieri ed emozioni (anche e soprattutto con canzoni, poesie etc...) oggi ho aperto il blog per puro caso, solo perchè Rita me l'ha chiesto.
Sono a casa da sola.
I miei se ne sono andati in vacanza ieri, ed io mi sto godendo la mia tranquilla solitudine.
All'inizio l'idea era di avere gente per casa ogni sera... Organizzare serate con film e tornei di wii, una festa venerdì sera, un'altra sabato... Poi ho scoperto che avevo bisogno di un pò di sana solitudine.
Ieri sera ho avuto un ospite a cena e quando mi sono ritrovata al buio nel mio letto, ho pregato che il sonno arrivasse presto per evitare di far girare la mia mente lì dove non volevo che arrivasse.
Ed invece pregare non è servito a nulla.
Stamane mi sono svegliata con la voglia di vacanze. Voglio andarmene lontano... Voglio ridere e divertirmi... Voglio evitare di pensare.
Poco fa, mentre mi asciugavo i capelli, lo sguardo si è posato sulle bacheche che ho in camera, piene di foto dei miei amici... Mi mancano, a volte, certi momenti che ho vissuto e che ancora ricordo con un bel sorriso, nonostante ora le cose non siano proprio rose e fiori con un paio di loro. E me ne rattristo perchè, specialmente con una persona, è accaduto tutto senza che io ne abbia capito appieno i motivi.

C'è un vento freddo che batte contro la zanzariera alla finestra della mia camera... E' piacevole sentirlo mentre mi sfiora la schiena, passa attraverso le dita dei miei piedi scalzi che dondolano dalla scrivania.

L'incenso brucia, la sigaretta accesa tra l'indice e il medio della mia mano sinistra, Jack Johnson e la sua "Banana Pancakes" che mi accompagnano in questa serata.
Avevo dimenticato questa canzone, avevo dimenticato il motivo per cui me l'aveva dedicata. Anche questo è un pensiero triste, che mi strappa comunque un sorriso.
Non voglio più provare queste emozioni agrodolci... Voglio che la mia vita scorra tranquilla... E se questo significa rinunciare, allora rinuncerò. Credo di aver combattuto abbastanza e di essermela cavata egregiamente, sul campo di battaglia... Non ho rimpianti nè rimorsi.

domenica 13 luglio 2008

Mi presento: sono il gobbo di Caparezza

CAPAREZZA: "Poi mi devi spiegare come fai a sapere i miei testi megli di me."

Mi sono offerta di fargli da gobbo e lui ha accettato.
E un gobbo deve stare per forza in prima fila.

giovedì 10 luglio 2008

"I'm Yours" - Jason Mraz

PORCA MISERIA!

mercoledì 9 luglio 2008

"Ti amo, ma di meno"

Spero che Pietro, l'autore di questo racconto breve, non l'abbia a male se pubblico qui sul blog questo suo scritto. Non riesco a trovarlo su msn ed ho troppa voglia di copiarlo e incollarlo qui, così che io possa leggerlo quando ne ho voglia, senza aver paura che sparisca nei meandri del forum in cui l'ha postato.
In ogni caso, se mi dirà che preferisce tenerlo "segreto", lo cancellerò senza problemi... Tenendone una copia nel mio pc.

Buona lettura.

"Ciao!
...ciao.

Santo cielo, come sono capitato in questa situazione? Lei mi guarda negli occhi sorridendo e io non posso fare a meno di notare che si rifà le sopracciglia. Anzi, che se le rifà particolarmente male, vistoche risultano poco simmetriche e assurdamente squadrate. Ma chi è? Perchè mi sono fatto trascinare in questo appuntamento? "Ci penso io", le ho detto, ti porto fuori a cena per stupirti.

D`altra parte credo che se lo stia meritando, quaranta anni dopo la parità dei sessi continuano ad essere poche le donne ad avere il coraggio di dichiararsi e a chiedere un appuntamento. Lei l`ha fatto, e io non sono certamente così idiota da negare una serata ad una ragazza che me lo chiede. Carina è carina, sveglia mi pare sveglia. Il ristorante è abbastanza rustico da non farmi fare la figura del piacione, ma la cucina è abbastanza buona da farmi classificare come uno che sa dove andare a mangiare fuori quando ne ha voglia: ho giocato indubbiamente un`ottima carta, ma a quale scopo? Non ho nessuna intenzione di farmi piacere (non ce n`è bisogno, sono io l`abbordato), e non immagino sicuramente di voler passare la notte con la ragazza che mi sta davanti. Non sono il tipo, al primo appuntamento, e in ogni caso non con lei.

Anzi diciamo proprio che sto facendo di tutto per rendermi mento interessante possibile, prima di uscire di casa non ho avuto gran cura nello scegliere i vestiti, sono arrivato con qualche minuto di ritardo al luogo stabilito, e non sto minimamente calcolando cosa fare, cosa dire, dove andare a parare.

Tutto ciò mi rende estremamente interessante.

Parlo parlo parlo, e di tanto in tanto la ascolto, giusto per capire se potrebbe esserci qualche spiraglio di lei che mi possa incuriosire. La noto compiacente, passa il tempo a modificare le sue posizioni per farle coincidere con le mie anche quando nascono dichiaratamente contrarie. Sembra non avere una propria idea, ma voler risultare a tutti i costi il tipo donna che mi potrebbe piacere.

Non la sopporto.

Sarà innamorata? E` troppo presto per essere innamorati? Io sono stato innamorato, un paio di volte, e mentre la ragazza davanti a me parla, mi scorre davanti agli occhi la cronologia dei miei comportamenti in queste situazioni: mi rivedo esattamente come lei. Siamo tutti come lei, come ero io, da innamorati. Patetici.

Allo specchio ci sono io ora, mentre mi alzo dal tavolo e faccio finta di non cogliere i segni evidenti che mi sta lanciando oramai da un po`. Mi scopro bravo a fare la parte del finto tonto, mentre comincio a mandare messaggi di soccorso ai miei amici, e sopratutto alle mie amiche. Magari desisterà, vedendomi circondato da donne e da maschi idioti.

Le amiche donne (traditrici), invece, capiscono benissimo la situazione e decidono di parteggiare per lei, mostrandosi assolutamente affabili, complici e dandole argomenti grazie ai quali accrescere la stima che la sventurata prova per me. Lo so benissimo che non lo fanno per facilitarmi il compito, vipere, ma per rendermi più difficile il distacco. Tra un sorriso e l`altro mi lanciano delle occhiatacce da cameratismo femminista, ho come l`impressione che mi stiano redarguendo perchè con la mia apatia illudo a morte una loro collega.

Gli amici maschi (pavidi, più di me) mi guardano da lontano scuotendo la testa, senza rispondere alle mie occhiate di soccorso. Uno si stacca, per suggerirmi all`orecchio "Portatela a letto stasera, è l`unica soluzione perchè domani si sia già dimenticata di te". Lo guardo con sufficenza e cerco di mimargli la parola "dignità" col labiale.

Abbandonati e segretamente ripudiati gli amici, visto che la serata volge al termine comincio a pensare ad alcune contromosse.

Prendo un atteggiamento scostante e cerco di mettere un po` di distanze. Ed ecco che scopro su di me tutta una serie di modi di fare delle donne delle quali sono stato innamorato, e dalle quali non ho avuto in cambio -lo scopro ora- la stessa intensità di emozioni. Risposte a metà, frasi non dette, ironia dove sarebbe stata più coerente un`espressione seria, lo sguardo al cielo (o alla birra, alla sigaretta, al muro poco dietro: ovunque che non siano i suoi occhi), la totale mancanza di contatto fisico. Mi odio un po`, e odio allo stesso tempo le partner che ho smascherato.

Mi rivedo in questa ragazza che ha come unici difetti quelli di non piacermi e di farmisi piacere, e capisco che il sentimento reciproco è una cosa così difficile da ottenere che non vale proprio la pena affannarsi per cercarlo, faticare per capire persone che non hanno niente o quasi da spartire con te, se non la voglia di spartire qualcosa. La probabilità di trovare la persona innamorata di te nel momento in cui tu risulti innamorato di lei è così bassa che probabilmente avrei le stesse chanches di incontrarla passando la vita disteso sul divano a guardare la tv.

Arriverà prima o poi, comunque, anche se non stasera.


Stasera, invece, le lascio un bacio sulla guancia e invento qualche scusa per la quale evitare di vederla a breve ma senza farle capire che non mi piace. Sono proprio un idiota, mi cercherà di nuovo.

Per quel giorno, sarà bene trovare una scusa migliore.

Allontanandomi, mi domando chi sono diventato."

martedì 1 luglio 2008

"Trouble" - Coldplay

Oh no, I see,
I spun a web, it's tangled up with me,
And I lost my head,
The thought of all the stupid things I said,
Oh no what's this?
A spider web, and I'm caught in the middle,
I turned to run,
The thought of all the stupid things I've done,

I never meant to cause you trouble,
And I never meant to do you wrong,
And I, well if I ever caused you trouble,
O no, I never meant to do you harm.

Oh no I see,
A spider web and it's me in the middle,
So I twist and turn,
Here I am in love in a bubble.

Singing, I never meant to cause you trouble,
I never meant to do you wrong,
And I, well if I ever caused you trouble,
Although I never meant to do you harm.

They spun a web for me,
They spun a web for me,
They spun a web for me.

TRADUZIONE: "Problemi"

Oh no, vedo
Una ragnatela mi avvolge
Ed io ho perso la testa
Ho pensato a tutte le stupide cose che ho detto
oh no cosé questo?
Una ragnatela, e sono catturato nel mezzo
Oh inizio a correre
Ho pensato a tutte le stupide cose che ho fatto

E oh, non ho mai voluto crearti problemi
E oh, non ho mai voluto farti torto
E oh, ebbene se ti ho causato problemi
Oh no, non ho mai voluto farti del male

Oh no, vedo
Una ragnatela con me nel mezzo
Mi giro e mi rigiro
Qui sono nella mia piccola bolla

Cantando, non ho mai voluto crearti problemi
Oh, non ho mai voluto farti torto
Oh, ebbene se ti ho causato problemi
Oh, non ho mai voluto farti del male

Stanno filando una ragnatela per me
Stanno filando una ragnatela per me
Stanno filando una ragnatela per me


giovedì 26 giugno 2008

E io lo sapevo...

... Che il rompimento di coglioni sarebbe arrivato pure su Facebook.

E 'namoooooo!!!!!

Alla larga Deb.
Stanne alla larga e vivrai paciosamente.

mercoledì 25 giugno 2008

"Sono io" - Daniele Silvestri

Continuo a muovermi
continuiamo a muoverci
e la distanza non cambia
la luce non serve
la prospettiva non serve
il suono non serve
perché non serve guardare
per vedere
non serve ascoltare
per sentire


La senti la voce da lontano
che chiama piano
che prova a ricordarti cosa siamo

la forma delle cose che diciamo
la forma
e il ruolo che da sempre recitiamo
quest'aria che ti passa sulla faccia
l'odore della preda
quello dell'uomo che la caccia
la senti l'atmosfera sovraccarica
arriverà la pioggia
e non è l'unica minaccia


La luce non serve
la prospettiva non serve
il suono

Lo senti questo vago avvertimento
lo sguardo che si posa, lento
inerte al cambiamento della luce
la vedi questa sagoma sottile in controluce
e come scivola veloce sui tuoi fianchi
lo vedi, lo senti
questo respiro trattenuto tra i miei denti
che come i sogni
sono sempre più distanti


Sono io
sono io
sono io
sono io

E non ci sono scelte, la logica è continuare
perfino nello spazio più immobile, continuare

Continuo a muovermi
continuiamo a muoverci
e la distanza non cambia
non cambia

Riesci a vedere nei silenzi
il motivo per cui danzi

la collera che abitualmente scansi
i fanali posteriori della macchina che ti stava davanti
scomparsa nella nebbia
e tu rallenti
ancora non la senti
la voce che ripete ciecamente
"chiudere gli occhi
non ha mai cambiato niente!"


Essere insensibili agli ostacoli e continuare
completamente insensibili agli ostacoli e continuare
continuare
continuare
continuare
continuare
continuare
continuare
continuare

martedì 24 giugno 2008

"Sonetto XVII" - Pablo Neruda

Non t`amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t`amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l`ombra e l`anima.

T`amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T`amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t`amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno

lunedì 23 giugno 2008

Notte

LUI: (Mentre lei gli accarezza la schiena) "Di chi è il corpo che stai toccando?"

LEI: "Tuo"

LUI: "No.. Di chi è il corpo che stai toccando?"

LEI: "Mio"

LUI: (Portando la mano di lei al proprio petto) "Così va meglio. E questo cuore di chi è?"

LEI: "Mio"

LUI: (Portando la mano di lei alle proprie labbra) "E queste labbra, di chi sono?"

LEI: "Mie" (Prende le mani di lui e le guida sulle proprie spalle) "E di chi è il corpo che stai toccando?"

LUI: "E' mio"

LEI: (Portando le mani di lui all'altezza del proprio cuore) "E questo cuore di chi è?"

LUI: "Mio"

LEI: (Portando le mani di lui alla propria bocca) "E queste labbra di chi sono?"

LUI: "Mie. Sono mie." (La bacia, l'abbraccia, poi si allontana un poco per guardarla negli occhi, con il volto di lei tra le mani) "E di chi sono i miei pensieri?"

LEI: "Miei"

LUI: "E i miei desideri?"

LEI: "Miei"

LUI: "E di chi è la mia anima?"

LEI: "Mia"

sabato 21 giugno 2008

"Tu non torni mai" - Daniele Silvestri

Tu come fai senza di noi
come vivi, come ridi
mi pensi mai, mi cercherai
se ti scrivo mi risponderai come stai
se era un sogno non svegliarmi mai
Ieri un cervo bianco ha sorvolato la città
sbandando per il vento si è fermato qua
aveva grandi occhi come i tuoi, i tuoi, i tuoi
e tu non torni mai
e tu non torni mai
e tu non torni

Aspetterai chi consolerai
quanto tempo ti concederai, dove stai

Oggi un elefante viola ha scritto una poesia
piangendo l'ha stracciata ed è scappato via
aveva grandi occhi come i tuoi, i tuoi, i tuoi
e tu non torni mai

Pensami
se puoi pensarmi
scrivimi
se vuoi parlarmi
guardami
se sai vedermi
toccami
se vuoi cercarmi

venerdì 20 giugno 2008

Tema d'amore - Lisa

Mary è una miniera di bei versi...
Oggi mi ha fatto conoscere questi....

"Io cammino a occhi chiusi
sognando la riva del mare
ciò che dicono le persone non sento
se del mio corpo parlano
o del destino futuro.
Io ho piccoli piedi per fuggire
e un culo che ammiro
come una volpe la coda
vanitosamente.

Io vorrei essere rispettata
come rispetto la quercia
nel giardino che beve
le nostre gocce di sangue
quando nasconde il sole
e enorme nel buio appare
il soffitto di un sogno.
Io rido e mi tolgo il rossetto
e subito lo rimetto
e non saprei dirvi perché
io vorrei cambiare ogni ora
ma non chiamatemi incostante.
Ho bisogno di aria buona
e di fumo, e di nebbia
di andare via e restare
rotolare e lavarmi
non chiamatemi pazza.
Io voglio una città
che non sia solo di insegne
io amo il silenzio
che separa le parole
non quello che viene dopo
alle sirene e agli spari.

Io sento l`uggiolare dei cani
nella tana. Io lavoro
tra profumi e shampoo
ma sento la puzza
del fiato dei caimani.
Io piango china davanti
all`altare di un’autoradio
io graffio e scalcio.

Io vorrei non essere mai nata
e vorrei essere vecchia
come ciò che so del mondo
dormire tra le tue braccia
sentirti parlare
di tuo Padre, per ore
e vorrei lasciarti solo
con la moto in fiamme
sull`asfalto striato
bere il tuo sangue dal mignolo
succhiarti il cazzo
fredda come in un film
e mostrarlo alle amiche
e vorrei che scrivessi
di me su tutti i muri.

Io piantai le forbici
nel braccio a un tipo
che mi sbavava addosso
io mordo, io soffro
prigioniera nel bosco
tra le mute dei cani
io sono la regina, la serva
io non so dove andare
questa sera, nel buio
e non so dove trovarti"

Stefano Benni

giovedì 12 giugno 2008

"Conoscere"

Dopo un pò impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un’ anima.
E impari che l´amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.

Ed inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E cominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta con gli occhi aperti
con la grazia di un adulto, non con il dolore di un bambino.
E impari a costruire tutte le tue strade oggi
perché il terreno di domani è troppo incerto per fare piani.

Dopo un po’ impari che il sole scotta se ne prendi troppo,
perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare, che sei davvero forte,
e che vali davvero.

Karla Troiani

Grazie a Mary per avermi fatto conoscere questi versi.

mercoledì 11 giugno 2008

"Amandoti"

Amarti m`affatica, mi svuota dentro
Qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m`affatica, mi da` malinconia
Che vuoi farci è la vita
E` la vita, la mia

Amami ancora, fallo dolcemente
Un anno, un mese, un`ora, perdutamente
Amami ancora, fallo dolcemente
Solo per un`ora, perdutamente

Amarti mi consola le notti bianche
Qualcosa che riempie vecchie storie fumanti
Amarti mi consola, mi da` allegria
Che vuoi farci è la vita
E` la vita, la mia

Amami ancora fallo dolcemente
Solo per un`ora perdutamente

Amandoti...
E` la vita, la mia

Amami ancora fallo dolcemente
Un anno, un mese, un`ora, perdutamente
Amami ancora, fallo dolcemente
Solo per un`ora perdutamente

Amandoti...
E` la vita, la mia
Amandoti...
E` la vita, la mia
Amandoti...
E` la vita la mia
Amandoti...
E' la vita, la mia

martedì 10 giugno 2008

Io e Gabriele...

... C'abbiamo la telepatia che funziona ancora bene, nonostante i km tra Roma e Little Rock!

Che tajo!

lunedì 9 giugno 2008

"Tanta felicità"

Hai fatto bene perchè
io non avevo un lavoro sicuro

hai fatto bene perchè
ero bugiardo e anche un poco immaturo
hai fatto bene perchè

ero soltanto un fallito
e quel che ora lui ti dà

io l'ho soltanto sognato
e son contento che tu
te lo sia pure sposato
anzi ora che sono qua
vi voglio proprio augurare tanta felicità
spero solo che lui
spero tanto che lui...

C'abbia er pisello piccolo
un pò avvizzito e flaccido
e quante partite a carte ti dovrai sopportare
che non c'è altro da fare...

E cor pisello piccolo
le sere non te passano
pero tu sei una gran donna, te la sei meritata
tanta felicità...

Hai fatto bene perchè
io non avevo la macchina grande

hai fatto bene perchè
portavo sempre le stesse mutande
hai fatto bene perchè
un figlio come l'avrei mantenuto?
E chiaramente con lui
sarà sereno e viziato
ma son contento che tu
te lo sia pure sposato
anzi ora che sono qua
vi voglio proprio augurare tanta felicità

ma spero solo che lui
spero tanto che lui...

C'abbia er pisello piccolo
un pò avvizzito e flaccido
e quante telenovelas ti dovrai sopportare

che non c'è artro da fare...
E cor pisello piccolo
le sere non te passano

però tu sei una gran donna, te la sei meritata
tanta felicità.....

Max Tortora


sabato 7 giugno 2008

Il Teatro

Non credo che ci sia qualcosa che mi dà più emozioni dello stare sul palcoscenico.
E' un qualcosa che non so spiegare a parole, un qualcosa che mi riempie di gioia e di cui non riesco a fare a meno.
Non vedo il teatro come professione, nel mio futuro. Non l'ho mai visto a dire il vero.
Come dicevo a Michelangelo: a me piace giocare a fare teatro.
Gli inglesi dicono così: "Playing theatre".
E' una passione che coltivo ormai da anni, una cosa iniziata più per scherzo che per la "chiamata dell'arte", un fuoco che non voglio si estingua... E so per certo che se dovessi lottare con tutte le mie forze per farne una professione... Beh, perderebbe parte del suo fascino.
Inoltre, non mi ritengo così brava da considerarmi un'attrice vera e propria, diciamola tutta ;)

Ma per amore dell'arte si fa tutto. Anche andare avanti in uno spettacolo quando, a causa di un impatto non proprio amichevole tra il tuo piede nudo e la magnum di chi ti sta di fronte, l'unghia del tuo alluce sinistro parte del tutto lasciandoti un dito sanguinante.

Però sono stata consolata bene... Ad attendermi giù in sala alla fine dello spettacolo c'erano i miei amici più cari, i miei genitori e mia cugina (che ho scoperto essere la mia fan numero 1!)... Ora sono sdraiata sul mio letto, col portatile sulle gambe... Mi riposo guardando "Heroes"...

Ho caricato qualche foto sul mio account di flickr http://www.flickr.com/photos/25210659@N07/

... Ed attendo che Matteo carichi le proprie per rubargliele! XD

mercoledì 4 giugno 2008

"Santa Maradona"

ANDREA: Quanti cazzi di amici c'hai nella tua vita di merda?!

BART: Bella la tua, di vita

ANDREA: Sì, bella la mia. E lo sai perchè? Lo sai perchè? Perchè io almeno ci provo!

BART: Sì, eh?

ANDREA: Sì! Credi che mi piaccia andare in giro vestito come un deficiente per andare a cercare lavoro?

BART: Secondo me sì

ANDREA: Sì...? Credi che sono felice di come stanno andando le cose?

BART: Secondo me sì

ANDREA: Secondo me no, però ci provo porca puttana!

BART: Ah, ci provi...

ANDREA: Non me ne sto tutto il tempo nascosto in questa casa di merda, va bene? A fare il vigliacco, Bart. Perchè tu sei un vigliacco... Lo sai cosa sei?

BART: Ah, io sono un vigliacco..?

ANDREA: Un vigliacco

BART: Io sono un vigliacco?

ANDREA: Sì! Sei un vigliacco!

BART: Sono io quello che fa i colloqui sapendo già che li vuole perdere, eh?

ANDREA: Ma che cazzo dici...?

BART: Sono io che ho incontrato una donna straordinaria e le ha distrutto la vita perchè mi sono cagato sotto dalla paura ad affrontare le mie responsabilità?

ANDREA: Ma non dire cazzate!!!

BART: Guarda come scappi! Dove scappi? Vieni qua! Vieni qua a parlare con me!

ANDREA: Sono qua!

BART: Se sono tutte stronzate dimmi perchè adesso non esci da quella porta e la smetti di imitare la vita, e la smetti di prenderti per il culo e cominci a fare le cose sul serio... E ti trovi uno schifo di lavoro... E vai in ginocchio da quella donna a chiederle perdono per il male che le hai fatto e per lo stronzo che sei stato con lei... E se la tua partita non è ancora giunta al termine cerchi di riacciuffare un'occasione rarissima che ti è capitata: di vivere una vita da persona normale. Me lo sai spiegare perchè non lo fai? Me lo sai spiegare, che cazzo, eh?!

ANDREA: Bravo..!

BART: Bravo non vuol dire un cazzo!