lunedì 15 settembre 2008

Under The Rain

Fuori piove, ed un vento freddo fa sbattere ad intervalli più o meno regolari la finestra della mia camera, costringendomi ad alzare gli occhi dalla tastiera ogni tanto.
Non capisco la gente a cui non piace la pioggia.
A me rilassa così tanto... Mi aiuta a pensare, anche se dà spesso vita a pensieri grigi, come il cielo coperto dalle nuvole gravide.
E' stato un weekend particolare.
Carico.

Prima il vuoto assoluto, dentro me stessa.
Una (non)reazione che sinceramente non mi aspettavo.

Poi quella frase, sempre la solita, che sento ormai da mesi uscire dalle stesse labbra.

E' impressionante quanto le parole cambino in base a come ci sentiamo.
Le mie orecchie ormai hanno fatto il callo a quelle parole, sempre le stesse, sempre nello stesso ordine, sempre con la stessa intonazione... Eppure era diverso.
Era come se, stavolta, dicessero LA Verità.

Non una delle tante verità che quelle labbra possono tirar fuori ad ogni occasione, un pò perchè fa effetto, un pò perchè in quel momento le sentono davvero... Ma LA Verità.

E fa male, cazzo.
Fa male aprire gli occhi "perchè non li hai mai usati" (direbbe Morpheus in "Matrix") e ritrovarsi davanti questo scenario.
Ed essere impotenti di fronte a questa grande, immensa Verità.

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