lunedì 27 ottobre 2008

"Shake The Disease" - Depeche Mode

I'm not going down on my knees
Begging you to adore me
Can't you see it's misery
And torture for me
When I'm misunderstood?
Try as hard as you can, I've tried as hard as I could
To make you see
How important it is for me

Here is a plea
From my heart to you
Nobody knows me
As well as you do
You know how hard it is for me
To shake the disease
That takes hold of my tongue
In situations like these

Understand me

Some people have to be
Permanently together
Lovers devoted to
Each other forever
Now I've got things to do
And I've said before that I know you have too
When I'm not there
In spirit I'll be there

Here is a plea
From my heart to you
Nobody knows me
As well as you do
You know how hard it is for me
To shake the disease
That takes hold of my tongue
In situations like these

Understand me

TRADUZIONE: "SUPERARE IL BLOCCO"

Non ho intenzione di inginocchiarmi
Per supplicarti di adorarmi
Non capisci che è una sofferenza
Ed una tortura per me
Quando sono frainteso?
Cerca di fare [anche tu] tutto quel che puoi, io ho fatto tutto quel che potevo
Per farti capire
Quanto è importante per me

Ecco qui una richiesta
Dal mio cuore a te
Nessuno mi conosce
Bene come te
Tu sai quanto è dura per me
Superare il blocco
Che si impadronisce della mia lingua
In situazioni come queste

Comprendimi

Alcune persone devono rimanere
Per sempre insieme
Innamorati devoti
L'uno all'altro per sempre
Ora ho delle cose da fare
E ho detto prima che so che anche tu ne hai
Quando non sarò lì
Con lo spirito sarò lì

Ecco qui una richiesta
Dal mio cuore a te
Nessuno mi conosce
Bene come te
Tu sai quanto è dura per me
Superare il blocco
Che si impadronisce della mia lingua
In situazioni come queste

Comprendimi

mercoledì 22 ottobre 2008

Una, nessuna e centomila

Sono in ufficio, mi sono costretta a ritagliarmi questo spazietto per scrivere un pò... Che tra l'altro so già che pagherò con gli interessi, ritrovandomi a fare le cose di corsa a fine giornata.
Ma sti cavoli, voglio pensare un poco a me stessa.
Ieri sera è successa una cosa particolare.
Una cosa che non succedeva da tempo.
Sono tornata alla mia Isola, da sola.
Avevo bisogno di riflettere e di coccolarmi un pò dopo uno scambio di battute su msn che mi ha letteralmente messa a nudo e che, obbligandomi a togliere la maschera che sto indossando da una settimana a questa parte, ha permesso che facessi i conti con me stessa.
Solitamente non mi racconto le favolette da sola. Anzi.
Tendo ad essere sempre sincera con gli altri ed, in primis, con me stessa.
Solo che in questi giorni, un pò per proteggermi da me stessa un pò per farlo dagli altri, ho iniziato a vestire i panni della buffona di corte, quella che si diverte e fa divertire.
Forse l'ho fato anche perchè questo lato di me tendeva a mancarmi un pò, ultimamente, presa dai duemila cavoli a cui stavo permettendo di sommergermi.

Ho rivisto mio fratello, domenica, e mi ha fatto più che bene.
Non abbiamo fatto nulla di che, ma mi mancavano le nostre chiacchierate.
Moltissimo.

lunedì 20 ottobre 2008

In attesa di Bologna e Napoli...

E' uscito il nuovo video!! *_*



Ma uno con sto cervello, in giro per strada, proprio non si trova eh????

sabato 18 ottobre 2008

"The winner takes it all"

Non voglio parlare
Di quello che abbiamo passato
Sebbene mi ferisca
Adesso è storia
Ho giocato tutte le mie carte

Ed è quello che hai fatto anche tu
Non c'è più niente da dire
Nessun asso da giocare ancora


Chi vince prende tutto
Chi perde si sente una nullità
Accanto alla vittoria
Questo è il suo destino

Ero tra le tue braccia
Pensando di appartenerti
Credevo avesse un senso
Costruirmi un recinto
Costruirmi una casa
Pensando di essere al sicuro
Ma sono stata una sciocca
A giocare rispettando le regole


Gli dei lanciano un dado
La loro mente è fredda come ghiaccio
E qualcuno quaggiù
Perde qualcuno di molto caro
Chi vince prende tutto
Chi perde deve cadere
E' semplice e chiaro
Perché dovrei lamentarmi?


Ma dimmi, lei ti bacia
Come ero solita fare io?
Provi la stessa cosa
Quando lei ti chiama per nome?
Da qualche parte nel tuo profondo
Dovrai pur sentire che ti manco
Ma cosa posso dire
Le regole vanno rispettate


I giudici decideranno
Quelli come me sopportano
Gli spettatori dello show
Restano in platea a guardare
Il gioco continua
Amante o amico
Tanto o poco

Chi vince prende tutto

Non voglio parlarne
Perchè questo mi rattrista

E capisco
Che tu sia venuto a stringermi la mano
Ti chiedo scusa
Se ti rattrista
Vedermi così tesa e sfiduciata
Ma vedi,
Il vincitore prende tutto


Il gioco continua
Amante o amico
Tanto o poco
Chi vince prende tutto


mercoledì 15 ottobre 2008

"La Masturbazione" di Gaber e Luporini

Mi fa venire TROPPO in mente una persona, sto testo...!!!

**********

Lei comincia a divincolarsi, ma i suoi sforzi rendono più sensibile la sua debolezza e nello stesso tempo fanno ondulare il suo corpo contro il mio. Ora la trascino verso la camera, ma strada facendo mi fermo un po' per obbligarla a stringersi di nuovo contro di me, in modo da sentire bene il tenero strofinio dei suoi seni attraverso la seta sgualcita della camicia. Poi, sempre tenendola, costringo la piccina a inginocchiarsi. Le immobilizzo i polsi dietro la schiena con una sola mano che preme contro l'incavatura della vita e la schiaffeggio più volte, senza fretta, con l'aria di punirla. Lei sa che ha bisogno di una punizione. Dopo le accarezzo con le mani il viso, e anche la bocca, ma siccome non si dimostra compiacente quanto voglio, la schiaffeggio ancora senza spiegazioni. Punita per la seconda volta mi bacia senza reticenza. Allora la faccio stendere servile, sottomessa, a pancia in giù. È la posizione che preferisco ... ferma, cara, indifesa. Le faccio risalire la camicia poi le spingo giù i pantaloni, dolcemente. Con la punta delle cinque dita sfioro la pelle nei punti dove è più delicata, non tanto per interessare la prigioniera...
Non tanto per interessare la prigioniera...
Questo pensiero rischia di farmi sfuggire l'immagine.
Non tanto per interessare la prigioniera...
Accendo la luce e guardo il cuscino... la prigioniera.
Ecco cosa c'è di bello nella masturbazione.
Non c'è alcun bisogno di preoccuparsi dell'altra persona.

Però guai a distrarsi, guai. I ragionamenti intermedi sono fallimentari. Fra la tensione del pensiero e il corpo non deve esistere niente. La masturbazione… credo proprio che sia la prima vera forma di interezza. E non solo quello. Nessuno ha mai parlato di questo modo di amare. Ma ti rendi conto? In due, sempre in due. L'amore in due... manca di intimità. Figuriamoci in tanti. Mamma mia che stronzata in tanti! L'amore in uno è il più perfetto. Non ha mai sfasature. È l'unico amore in cui una persona faccia veramente i conti con il proprio sesso. Purtroppo non lo puoi raccontare a nessuno, il tuo sesso. Quanto sia acuto, profondo, illimitatamente libero... si va fino in fondo, fino alle oasi più vergognose, che sono poi quelle più vere. Mi fanno ridere quelli che la chiamano disperata solitudine. Ah, ah, ah! La masturbazione è una scienza privata e universale. È il rilancio dell'individuo. Ti libera dall'untuosa ideologie del sociale. Ti libera dai sofismi della conservazione della specie e ti porta verso l'immagine pura. È il più alto dovere dei poeti. O la capisci o non la capisci. O ce l'hai o non ce l'hai. Non ci si può accedete con la logica. È una verità del cuore. Come la mamma, come la patria!
Mi sono esaltato.
Va be', passiamo oltre. Tu guarda che casino c'è in giro… cartacce, mozziconi, giornali da tutte le parti, il letto sfatto... Però è bello tornare a casa la sera da soli, infilarsi sotto le coperte... e sapere già come andrà a finire.
Quasi, quasi, questa sera resisto. Così domani è anche più bello. Dicono che faccia male. Anche quella lì non l'ho mai capita.
Ma chissà quante saranno quelle persone che da grandi continuano... Non lo saprò mai. E chi te lo racconta!
Non so se dormire o se tornare ai miei filmini.
Dunque, lei era prigioniera. Era prigioniera con le mani dietro la schiena... Non la vedo più. No, ecco la Lucianina non mi va più bene. Probabilmente il pensiero è diventato debole, e quando il pensiero si indebolisce.. si indebolisce tutto.
Ma chissà quanti sono quelli che da grandi... No, sarei curioso di sapere che tipo di tecnica... Secondo me esistono due tendenze: quella della donna astratta, stupenda, completamente inventata, piena di fianchi, di cosce, di tette... No, io sono realista, preferisco una donna che c'è... che ho già visto. Una di cui conosco la madre, il fratello, il cugino, il marito... ummm... le mogli degli amici... le faccio parlare proprio con la loro voce, sono precisissimo nell'immaginare i loro gesti. Ognuno il suo carattere. Mai, mai far fare cose che una non farebbe. Magari che non ha mai fatto... Ma che io so che farebbero. Con me le farebbero!
Guarda la Barbara... così dolce.. ispirata. Chi lo immaginerebbe che sotto quel viso di Madonna... quei fianchi morbidi, rotondi... Dice che è timida, dice che ha vergogna del suo corpo. Ha vergogna del suo corpo e mette su delle gonne che si incollano al culo... Altro che Madonna, è una troia! È che lei non lo sa di essere così. E allora perdo la concentrazione. Mi si indebolisce il pensiero. Mi svanisce il culo della Barbara, mi si intreccia con quello di qualcun altro... con quello del postino... No, il postino no, per carità! Con quello della Cornelia. Ecco, va già meglio. Anche se devo cambiare tutto perché… è tremenda la Cornelia, isterica, fredda come il ghiaccio, aristocratica, mai un gesto fuori di posto. Bisognerebbe smuoverla, lei, così seria, controllata, piena di dignità. Sarebbe bello vederla fondere, la tua dignità. Ti scavo nel cervello, Cornelia. Te lo tirannizzo. Ecco, così, così, così!...
Non è andata mica male. Con la Cornelia non c'ero mai riuscito. No, è brava... è riuscita a tenermi con lei fino alla fine. Il guaio è quando il postino viene fuori all'ultimo momento e tu non sei più in tempo a tornare indietro. Che fai? Ormai sei lì... lo ami!
C'è di buono che un attimo dopo, penso subito a qualcos'altro...
Pensare?... Più che pensare, c'è come una specie di disagio, di amarezza.
Non ho mai capito perché io per eccitarmi abbia bisogno di certe fantasie strane e contorte. probabilmente la nostra vita sessuale è irrimediabilmente corrotta. Spesso anche con una donna, è un amore tutto mentale. Si va avanti da soli. Si, è un amore "monosessuale"... Come la masturbazione.
Ma è possibile che nell'amore, come anche nella vita, si debba essere sempre così egocentrici e soli.
Mai, mai un gesto che sia veramente oltre noi stessi.
No, non è di altruismo che intendo parlare. I nostri atteggiamenti altruistici li conosco bene, e forse servono più che altro a garantirci un posto in paradiso.
Ma per un posto nella vita… ci vuole altro.
Bisognerebbe inventare il miracolo... sì, bisognerebbe arrivare al punto dove il nostro egoismo possa magicamente coincidere con la felicità degli altri.

martedì 14 ottobre 2008

"Lieve e inutile..."

Lieve, inutile
resta un attimo
per decidere che non durerà,

tutto inutile
basta un attimo
per disperderci nell’aridità

solo gesti che si ripetono
solo scorie di
..di un’ intimità.

Il vento lontano forse ci soffierà via di qua
nel vuoto per mano a risvegliarci più liberi.

Lieve e inutile
lieve inutile

Solo inutile torni a casa poi
la monotonia che rumore fa
tra le luci che si riaccendono
solo il buio qui sa di eternità


Il vento lontano forse ci soffierà via di qua
Nel vuoto per mano a risvegliarci più liberi
Nel vuoto per mano a immaginarci unici
lieve, inutile
lieve, inutile
lieve, inutile
lieve, inutile
lieve, inutile

"Il Vento" - Subsonica



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E dire che ero/sono... L'Aria.
Questa oggi ci casca a pennello.
E' bastato un attimo.

lunedì 6 ottobre 2008

"Se non avrò più un altro amore come il nostro io preferirò amarti ancora di nascosto..."

"Diseguali voglie i nostri due corpi
stanno vicini e distanti
:
marito e moglie;
perché non me lo hai mai detto
che ti andavo un po’ stretto?
Questo sembrava il mio posto ma sotto sotto…


Il tuo respiro finiva ad imbuto,
e giù sorsi di vino se uscivo un minuto,
però non un fiato…
nessuno ti veda mangiare nuda del dolce avanzato.
Da quanto tempo mi guardi attraverso
ed io stupido, perso negli occhi che ho scelto


E’ la tua bocca che mi manca soprattutto,
tu sei cresciuta come un cuore nel mio petto;
se non avrò più un altro amore come il nostro
io preferisco amarti ancora di nascosto


Avrei dovuto, hai ragione,
leggerti in faccia
come una mela che è marcia e non si sa dove;
quando avrai un dolore di cui ti vergogni,
fallo sentire a parole o prendimi a pugni!


Ma tu quel difetto di parlare poco
E se io avessi avuto soltanto un sospetto,
però non è tardi per restare insieme:
siamo più grandi vedrai andrà bene.
Da quanto tempo mi guardi attraverso
ed io stupido, perso negli occhi che ho scelto

E’ la tua bocca che mi manca soprattutto,
tu sei cresciuta come un cuore nel mio petto;
se non avrò più un altro amore come il nostro
io preferisco amarti ancora di nascosto…
"

"Di Nascosto" - Max Gazzè

Questa canzone è così dolce e amara allo stesso tempo, che mette i brividi...

sabato 4 ottobre 2008

"Il ponte tra noi due" tratto da "Il Fantasma dell'Opera"

[LUI]
Tu che fremi per placare la fiamma tua
Per placare l'istinto che in te sempre tace, tace
T'ho sognata per gustare ogni voluttà
Più che mai destinata a soccombermi,
Tu puoi negarlo ma stai per soccombermi
Ed ora sei con me, non dire no
Puoi restare, restare

Passa il ponte fra noi due
Non dubitare
La tua, la mia bugia finisce qui
Mai, mai più "non so", né "ma"
Nessun indugio
Dimentica chi sei e dimmi Sì
Che fuoco mai ci inonderà
Che voluttà è rinchiusa in noi
Malia recondita, preziosa


Passa il ponte fra noi due
Non esitare
Dell'anima il segreto tu vivrai
Se passi il ponte fra noi due

[LEI]
Sei con me qui
Non abbiamo che il fuoco in noi
Non abbiamo di più, oramai tutto tace, tace
Qui con te io
La ragione non chiesi mai
Come un mare al mio corpo intrecciarti
A me nei miei sogni per sempre avvinghiarti

Ed ora mi vedrai
Decisa, sì
A restare, restare

Passa il ponte fra noi due
Nessun rimorso
La tua passione infine vincerà
Sì, che sia sbagliato o no
Ti chiedo questo
Sarà infinita attesa o io ti avrò?
Se non si placa qui con te
La mia marea dilagherà
Sei tu la fiamma che consuma



[INSIEME]
Passa il ponte fra noi due
Non esitare
Ti perderai qui tra le braccia mie

Se passi il ponte fra noi due...

[LUI]
Dimmi che tu mi amerai per sempre
Dimmi che mai più mi lascerai
Se tu colmi il vuoto mio, d'incanto
Dove andrò io voglio ci sia tu

Christine, nient'altro chiedo...

giovedì 2 ottobre 2008

Romeo, Giulietta ed il Destino

"A scuola un giorno, durante una lezione, leggemmo Giulietta e Romeo.
Per migliorare i nostri voti la professoressa Snyder ci fece interpretare i vari ruoli. Sal Scaffarillo fece Romeo e il destino volle che io fossi Giulietta.
Le mie compagne erano tutte gelose ma io la vedevo in modo diverso. Dissi alla Snyder che Giulietta era un'idiota. Innanzitutto si era innamorata dell'unico uomo che non poteva avere, dopodiché diede la colpa al destino per una decisione che era soltanto sua.
La professoressa Snyder mi spiegò che quando entra in gioco il destino spesso non siamo più noi a scegliere.
Alla veneranda età di tredici anni mi era già estremamente chiaro che in amore, come nella vita, tutto è frutto delle nostre decisioni... e il destino non centra assolutamente nulla!
Tutti trovano Giulietta e Romeo estremamente romantico. Il vero amore. Che tristezza.
Se Giulietta è stata così stupida da innamorarsi del nemico, bersi una bottiglia di veleno e adagiarsi in un sepolcro... bè ha avuto ciò che si meritava.
...
La professoressa disse che sarei stata fortunata se avessi vissuto una passione del genere con qualcuno, e che se fosse successo saremmo stati insieme per sempre.
Anche adesso credo che per la maggior parte l'amore sia fatto di scelte.
Bisogna posare veleno e pugnale e crearsi il proprio lieto fine, la maggior parte delle volte.
E' che a volte nonostante le migliori scelte, tutte le migliori intenzioni... il destino vince comunque.
"

Da "Grey's Anatomy"... credo

mercoledì 1 ottobre 2008

"Pulp Fiction"

Amo questo pezzo!!!! *_______*



« Essere leali è molto importante. Perciò, tu ora vai fuori e le dici: "Buonanotte, ho passato una bellissima serata..". Infili la porta, entri in macchina, vai a casa, ti fai una sega e finisce la storia... »