domenica 31 agosto 2008

Souvenir dalla Sardegna

Di notte verrò
Per riprendermi quel che non ho
Mai potuto dimenticare
Ciò a cui non so rinunciare

Di notte sarà
Perché il giorno veder non dovrà
Quando nella tua stanza buia
Sola più non resterai

Rosa non essere gelosa
Se non ti guardo più
Se penso solo a lei
Se la sogno ancora tra le mie lenzuola
Più bianca della luna bella come nessuna

Che notte sarà
Già la vedo negli occhi che hai
Occhi grandi che fanno male
Occhi che sanno stregare

La notte verrà
Con i venti d'oriente verrà
Sarà dolce dimenticare
Quando la notte saprà
Di noi

Rosa non essere gelosa
Se non ti guardo più
Se penso solo a lei
Se la sogno ancora tra le mie lenzuola
Più bianca della luna bella come nessuna
Se tu fossi lei

Come ti vorrei

Rosa non essere gelosa
Se non ti guardo più
Se penso solo a lei
Più bianca della luna
Bella come nessuna
La notte si consuma
Più nulla mi consola… consola
Più nulla mi consola

Rosa… Rosa… Rosa… Rosa…
Rosa… Rosa… Rosa… Rosa… Rosa


"Rosa" - I Cosi

Michele mi ha fatto conoscere questa canzone. Mi è piaciuta a tal punto da canticchiarla per tutto il viaggio del ritorno... Buon ascolto

domenica 24 agosto 2008

"Notte" - Marlene Kuntz

Stanotte è così.
Ci sta tutta.

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Mi dispiace veramente
che sono ancora qui a parlare di noi,
ma è il mio modo di espiare
colpe a cui non sono date
alternative valide.

E c'è la notte che
mi conturba con tutta la sua intimità...
Questo fa con te?

Prima, come una folata
ti ha segnata con le lacrime:
era l'ira minacciosa che soffiava
dalle nostre bocche
amare e stupide.

E la notte ti preserva
dalla mia intimità,
ma chissà se ti riserva
il desiderio e la paura della bontà
come fa con me.

Eri così bella nella tua complicità,
l'anima gemella della mia felicità.
Ero io così per te, ma l'incantesimo
la mia bacchetta l'ha spezzato poco a poco...

Ti dispiacerà per sempre
che ero ancora lì a parlare di noi?
Ma mi son messo a camminare
e confido che qualcosa, prima o poi,
mi distrarrà:

c'è la nebbia e il suo biancore...
c'è un ubriaco da sorreggere...
Io vorrei solo scoprire
se anche tu hai delle colpe che
non puoi eludere.

E la notte ti preserva
dalla mia intimità,
ma si insinua lentamente
tra i velami della mia sensibilità:
questo fa con me.

Ero così bello nella mia complicità
l'anima gemella della tua felicità.
Eri tu così per me, ma l'incantesimo
la tua bacchetta l'ha spezzato poco a poco...

Eri tu così per me
ero io così per te
eravamo l'un per l'altra incorruttibili
eri tu così per me
ero io così per te
ma l'incantesimo si è spento poco a poco

venerdì 22 agosto 2008

Dedica al mio lettore più incallito... Che però non commenta mai nulla!

Ricordo che impazzivi per lei e per questo video (buongustaio!)
Ricordo anche che ti comprai il singolo e te lo portai dalla mia gita a Parigi!

Azzo, ci conosciamo da un casino di tempo! O.O

Questa è tutta per te!
Un bacio grande grande!!!!

Riassunto delle puntate precedenti

Tornata dal viaggio "on the road" con mia sorella... E' stato splendido, seppur stancante a livelli micidiali.
Non mi dilungherò nel raccontare ciò che è successo, anche perchè non saprei da dove iniziare, non ne ho molta voglia e oltretutto a quanto pare ripartirò domani per altre destinazioni.
Ieri sera non è stato facile. Decisamente.
Eppure sembra che io ce l'abbia fatta.
Quantomeno non mi sono fatta prendere dalle paturnie.
Chissà che vorrà dire... Forse sto crescendo, o forse sta passando.

Ho ricominciato a sentire i Marlene Kuntz, proprio da ieri.
Chissà perchè, poi, visto che mi ricordano solo dei gran pianti.
E anche per questo mi sono stupita, nessuna reazione se non il cantare perchè apprezzi un bel testo o della buona musica.... Un pò come quando ho canticchiato e ballato "I'm Yours" di Jason Mraz, in una delle tappe del viaggio, mentre ero in albergo ad asciugarmi i capelli.
L'ho detto, le cose sono due... O sto crescendo, o mi sta passando.

In ogni caso: bella per me!

In onore dei Marlene Kuntz, ecco una delle loro canzoni più belle.

"Nuotando nell'aria"

Pelle: è la tua proprio quella che mi manca
in certi momenti e in questo momento
è la tua pelle ciò che sento nuotando nell'aria.
Odori dell'amore nella mente dolente, tremante, ardente:
il cuore domanda cos'è che manca
perchè si sente male, molto male, amando, amando, amandoti ancora.

Nel letto, aspetto ogni giorno un pezzo di te
un grammo di gioia del tuo sorriso e non mi basta
nuotare nell'aria per immaginarti: se tu sapessi che pena.
Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro
l'aria è più nebbia che altro

E' certo un brivido averti qui con me
in volo libero sugli anni andati ormai
e non è facile, dovresti credermi,
sentirti qui con me perchè tu non ci sei.
Mi piacerebbe sai, sentirti piangere,
anche una lacrima, per pochi attimi.
Mi piacerebbe sai...

giovedì 14 agosto 2008

"Senza tetto"

Stanotte mentre tornavo a casa, ho messo a ripetizione questa canzone nel lettore cd.
Non mi sono mai preoccupata, da quando ho il cd con la colonna sonora di "Into The Wild" di stare lì a capire cosa diavolo dicesse questo testo... Mi piaceva e basta, senza tanti perchè o per come.
Appena tornata a casa però, stanotte, non so perchè mi sono messa a cercarne il significato... E ho capito tante cose.

"Arriva il mattino
Quando riesco a sentire
Che non è rimasto niente da cui nascondersi
Muovendomi in una scena surreale
No, il mio cuore non sarà mai, non sarà mai lontano da qui

Certo come il mio respirare
Certo come il mio essere triste
Terrò questa saggezza nella mia carne
Me ne vado da qui credendo più di prima
E c'è una ragione per cui, una ragione per cui tornerò

Mentre cammino per l'emisfero
Ho il mio desiderio di sollevarmi e scomparire
Sono stato ferito, sono stato guarito
Ora mi sono liberato per atterrare, liberato per atterrare

Certo come il mio respirare
Certo come il mio essere triste
Terrò questa saggezza nella mia carne
Me ne vado da qui credendo più di prima
Questo amore è senza tetto"




Domani parto. Me ne vado qualche giorno in giro per l'Italia con mia sorella.
Solo la Dea sa quanto io ne abbia bisogno.
Mi aspettavo due parole: "Buon viaggio" ed un abbraccio che non sono arrivati.
Questo la dice molto lunga.
Questo deve portarmi dove è giusto che io vada.
Lontano.

lunedì 11 agosto 2008

"Si sa che la gente dà buoni consigli..."

La chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore, metteva l'amore,
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.

Appena scese alla stazione
nel paesino di Sant'Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.

C'è chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa né l'uno né l'altro
lei lo faceva per passione.

Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie.

E fu così che da un giorno all'altro
bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette
a cui aveva sottratto l'osso.

Ma le comari di un paesino
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all'invettiva.

Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.


Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.

E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole argute:
"il furto d'amore sarà punito-
disse- dall'ordine costituito".

E quelle andarono dal commissario
e dissero senza parafrasare:
"quella schifosa ha già troppi clienti
più di un consorzio alimentare".

E arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi con i pennacchi
e arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi e con le armi.

Il cuore tenero non è una dote
di cui sian colmi i carabinieri
ma quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono malvolentieri.

Alla stazione c'erano tutti
dal commissario al sagrestano
alla stazione c'erano tutti
con gli occhi rossi e il cappello in mano,

a salutare chi per un poco
senza pretese, senza pretese,
a salutare chi per un poco
portò l'amore nel paese.

C'era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva "Addio bocca di rosa
con te se ne parte la primavera".

Ma una notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.

E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
chi si prenota per due ore.

Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.

E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l'amore sacro e l'amor profano.

"Bocca di Rosa" - Fabrizio De Andrè

domenica 3 agosto 2008

"E tu.. E noi... E lei tra noi..."

Stanotte ero in macchina, stanchissima ed in preda ad un gran sonno. Ad un certo punto la radio ha passato "Pensiero Stupendo" e la frase che vedete nel titolo mi ha ispirato una serie di pensieri, che hanno dato vita ad una sorta di racconto breve... Io lo definirei più "una storiella"... E così oggi ho preso la tastiera e ho scritto queste righe... Senza nessuna presunzione da scrittore, eh.... Sia chiaro... Solo per il piacere di scrivere.

"Viviana e Claudio sono sdraiati sul divano, a vedere un film. Sembra tutto normale, una scena vista e rivista durante tutti gli anni che avevano passato insieme; probabilmente nessuno dei due avrebbe saputo quantificare il numero di film macinati insieme in quel lasso di tempo. Sono due appassionati di cinema e tra loro c'è una tacita gara a chi possieda più film nella propria videoteca.
Tutto sembra perfettamente normale. Lui abbracciato a lei, lei che gli carezza i capelli abbastanza lunghi da poterli afferrare tra le dita e giocherellarci. Ogni tanto la mano di Viviana si posa su una guancia di Claudio e dà vita ad una carezza; lui alza gli occhi sul volto di lei e le lancia un piccolo bacio, seguito da un sorriso.
Un quadretto all'apparenza perfetto. Due persone legate da un qualcosa, forse ancora di non ben definito, nonostante il tempo passato insieme, ma sicuramente qualcosa di profondo.

"Si è fatto tardi, devo andare..." Viviana rompe il silenzio con una comunicazione, che pare più un lamento.

"Noooo...." Claudio l'abbraccia più stretta, come se quel gesto bastasse a trattenerla

"Anche io vorrei restare qui... Ma non posso, lo sai" Bastano queste parole a fare sì che Claudio apra le braccia e permetta così a lei di allontanarsi.

Claudio la sente alle proprie spalle rovistare nella piccola borsa da viaggio, poi la osserva mentre dalle altre stanze raccoglie le sue cose e le ripone. Forse talvolta la sente anche sospirare, ma probabilmente dà la colpa al torrido caldo estivo. Così come forse ha pensato che lo sguardo triste di lei fosse dovuto alla partenza e non a quello che in realtà Viviana stava provando.
Ma che ne poteva sapere, Claudio, di quello che provava Viviana?
Viviana che solo una volta, in tutti quegli anni, ha permesso che lui la vedesse piangere, Viviana che s'è sempre mostrata forte, Viviana che ha sempre combattuto per avere quello che voleva, Viviana che ha allontanato ogni pericolo per loro due... Viviana che ha indossato l'ennesima maschera per non fargli vedere quanto aveva sofferto l'ultima volta, Viviana che talvolta, però, si ritrovava disarmata di fronte ad alcune situazioni e che iniziava a sbattere i piedi e mettere il broncio, come i bambini viziati.

"Sei una bambina viziata" le diceva Claudio, quando discutevano. E quella frase, puntualmente, segnava per lei l'inizio della fine.
A quella frase seguivano sempre porte sbattute, corse in automobile dall'appartamento di Claudio al proprio monolocale, lacrime e giorni di silenzio. Finchè uno dei due lasciava perdere l'orgoglio e si faceva sentire dall'altro.

Viviana ha appena chiuso la propria borsa. Lentamente si avvicina al divano dove pochi minuti prima erano entrambi beatamente abbracciati.

"Posso mettere in pausa?" Indica a Claudio il film, tenendo già in mano il telecomendo perchè di certo non s'aspetta che lui le neghi questa richiesta.
Ed infatti Claudio annuisce e la osserva mentre ferma il dvd e gli si siede di fronte.

"Ascoltami, tesoro..." ha pensato mille e mille volte a quel discorso, negli ultimi giorni, eppure ora tutte le parole che aveva deciso di dirgli sembrano essere andate chissà dove "... Io non ce la faccio ad andare avanti in questo modo."
L'ha detto e quasi forse vorrebbe tornare indietro.
Claudio non dice una parola, ha uno sguardo che lei non riesce a definire. Sembra senza emozione. "Finchè c'è lei... Io non posso esserci" Viviana chiude gli occhi per un istante, ricaccia indietro quelle lacrime che non vuole che lui veda e cerca di deglutire, sperando che il nodo che sente alla gola si sciolga.
Non è una presa di posizione, quella di Viviana.... Non è nemmeno il classico ultimatum "Scegli: o lei, o me". Lei non è quel genere di donna che mette alle strette, e lui non è quel genere di uomo che, messo alle strette, sceglie cosa è più importante. E' più una supplica quella di lei, che vorrebbe fargli capire che non è facile dividere la persona che ami con qualcun altro.

"Lo so... E' una situazione molto pesante da vivere, per te" Claudio sospira, e mormora quelle parole come se davvero capisse il peso che Viviana porta con sè ormai da troppo tempo. "Conosci la mia situazione..." Viviana gli posa una mano sulle labbra, interrompendolo "La conosco. Ed io voglio che tu sappia che non ti sto dicendo addio sbattendo la porta... Io non ho nessuna intenzione di iniziare a frequentare chicchessia... E' te che voglio... L'hai detto tu, stanotte, che ci apparteniamo"

Claudio sorride alle parole che lei gli rivolge e l'attira a sè, abbracciandola stretta. "Non scappare via subito..." Le mormora in un orecchio.

"E tu non permettere che io scappi...." Lei gli risponde, per poi prendergli il volto tra le mani e rubargli un ultimo bacio "Ti amo... Tanto, tanto. Non metterci troppo tempo..." Sembra un'altra supplica, chiesta a fior di labbra, prima di allontanarsi da lui.

Esce dall'appartamento di Claudio, sale in macchina indossando un paio di occhiali scuri e gettando la borsa nel sedile posteriore.
Solo dopo aver svoltato l'angolo ed essere sicura che l'uomo che ama non la veda, Viviana si lascia andare alle lacrime.