mercoledì 22 ottobre 2008

Una, nessuna e centomila

Sono in ufficio, mi sono costretta a ritagliarmi questo spazietto per scrivere un pò... Che tra l'altro so già che pagherò con gli interessi, ritrovandomi a fare le cose di corsa a fine giornata.
Ma sti cavoli, voglio pensare un poco a me stessa.
Ieri sera è successa una cosa particolare.
Una cosa che non succedeva da tempo.
Sono tornata alla mia Isola, da sola.
Avevo bisogno di riflettere e di coccolarmi un pò dopo uno scambio di battute su msn che mi ha letteralmente messa a nudo e che, obbligandomi a togliere la maschera che sto indossando da una settimana a questa parte, ha permesso che facessi i conti con me stessa.
Solitamente non mi racconto le favolette da sola. Anzi.
Tendo ad essere sempre sincera con gli altri ed, in primis, con me stessa.
Solo che in questi giorni, un pò per proteggermi da me stessa un pò per farlo dagli altri, ho iniziato a vestire i panni della buffona di corte, quella che si diverte e fa divertire.
Forse l'ho fato anche perchè questo lato di me tendeva a mancarmi un pò, ultimamente, presa dai duemila cavoli a cui stavo permettendo di sommergermi.

Ho rivisto mio fratello, domenica, e mi ha fatto più che bene.
Non abbiamo fatto nulla di che, ma mi mancavano le nostre chiacchierate.
Moltissimo.

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