domenica 23 novembre 2008

Occhi dentro occhi. Mani dentro mani. Bocca dentro bocca.

Nella penombra, gli sguardi si incatenano l'uno all'altro e dicono più di milioni di parole... Le dita si intrecciano e si stringono lasciando che due mani si fondano in una sola... Le labbra si nutrono delle altre labbra e modulano parole sussurrate, parole che fanno correre brividi lungo la schiena.

"T'amo con tanta parte del cuore... Che non ho più cuore per dirlo"

W. Shakespeare

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Occhi dentro occhi e prova a dirmi se
un po' mi riconosci o in fondo un altro c'è sulla faccia mia
che non pensi possa assomigliarmi un po'


Mani dentro mani e prova a stringere
tutto quello che non trovi
negli altri ma in me
quasi per magia
sembra riaffiorare tra le dita mie


Potessi trattenere il fiato prima di parlare
avessi le parole quelle giuste per poterti raccontare
qualcosa che di me poi non somigli a te


Potessi trattenere il fiato prima di pensare
avessi le parole quelle grandi
per poterti circondare
di quello che di me
bellezza in fondo poi non è


Bocca dentro bocca e non chiederti perchè
tutto poi ritorna

in quel posto che non c'è dove per magia
tu respiri dalla stessa pancia mia


Potresti raccontarmi un gusto nuovo per mangiare giorni
avresti la certezza che di me in fondo poi ti vuoi fidare
quel posto che non c'è
ha ingoiato tutti tranne me


Dovresti disegnarmi un volto nuovo ed occhi per guardarmi
avresti la certezza che non è di me che poi ti vuoi fidare
in quel posto che non c'è
hai mandato solo me

solo me solo me solo me solo me..

"Quel posto che non c'è" - Negramaro

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