mercoledì 10 dicembre 2008

Non è che si volta pagina... Si cambia proprio libro!

Come ogni volta, trovo degli insegnamenti più o meno importanti dai miei viaggi.
A volte sembra stupido, però è vero che cambiare aria, staccare la spina dal solito andirivieni quotidiano, possa aiutare.
M'è successo con Venezia.
Sono partita perchè sentivo il bisogno di scrollarmi di dosso tutte le situazioni spiacevoli che avevo, sentivo la necessità di lasciarle alla stazione con l'augurio che non fossero lì ad aspettarmi al mio ritorno.
Un mancato augurio di buon viaggio, un augurio che ci tenevo arrivasse ma che non è mai arrivato... Così come non sono arrivate telefonate o altri segni di vita.
Dal canto mio stavo talmente bene, in quella città abbracciata totalmente dall'acqua, che non ho proprio pensato a farmi sentire da nessuno, a parte che dai miei genitori... Giusto per fargli sapere che ero viva e che stavo bene.
Ho passato uno splendido weekend, fatto di lunghe camminate, di ubriacature da opere d'arte, di vento tagliente, di chiacchierate, risate, bicchieri di vino, film visti nel cuore della notte senza avere un'idea precisa dell'ora che si stava facendo, di splendide conoscenze fatte.
Non finirò mai di ringraziare Pietro e Francesca per l'ospitalità, il non avermi MAI fatto sentire a disagio e per le gentilezze che mi hanno riservato. Spero di non essere stata un'ospite scassapalle.

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