venerdì 7 maggio 2010

Notte

Grida tu qualcosa, come quando dai tuoi occhi traboccava il cielo. E cosa vuol dire questa cosa di darsi, di prestarsi a qualcun altro a tempo indeciso e impreciso. per poi vedere insieme le macerie del paesaggio. scambiarsi i modi di dire. farsisoffrire. non darlo a vedere. rimanerci male, che non mi vieni a vedere. Per i giorni di ferie, trovare dei posti sperduti, ma tu ci sei già stata. Telefonami di notte, ti prego svegliami. Relativamente vicini e poco costosi, ma tu ci sei già stata. Degli alberghi infami che però mettono Paolo Conte appena ti svegli. prenotare per piantare le bandiere su Marte, sulla tua bocca chiusa. Ma era proprietà privata. fammi guarire. fammi passare. ma fermami. Ho perso un figlio. ho perso un foglio su cui avevo scritto delle cose che non mi ricordo. solo che tutto sia sopportabile e rivoluzionabile. e che la solitudine sia solo un animale domestico. invece di complicarci lo stomaco e di disidratarci in litri di pianti. siamo troppo occidentali e tu non mi dici mai niente, anche perchè adesso dormi. Le nostre vite precedenti, cosa stavamo facendo contemporaneamente. Amare è tutto un tornare che cazzo vuol dire. i compleanni i supplementi sui biglietti dei treni interregionali i telefoni fissi i compiti per le vacanze i nostri fratelli. i nostri laghi interni. scambiarsi la saliva e le illusioni. in cosa consiste questa notte.

1 commento:

Unknown ha detto...

Vasco Brondi - "Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero"